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- Contro il razzismo - sanatoria e libertà per tutti/e gli immigrati/e
Giustizia per Diop Ibrahima
L’A3f-Napoli vuole denunciare la mortale aggressione ad un nostro fratello senegalese,Diop Ibrahima,avvenuta a Porta Capuana,venerdì 19 agosto 2005.
Ibrahima,senegalese di 24 anni si trovava a Napoli per lavoro e come ogni sera era andato al call center di Via Cesare Rossaroll per telefonare ai suoi familiari,qui è stato raggiunto da due balordi che volevano rapinarlo. Alle sue resistenze uno dei due ha sfoderato un coltello e lo ha ferito mortalmente.
Non è il primo episodio di questo genere e purtroppo già altre volte si sono verificati gravi azioni di violenze razziste.Tante volte i fratelli immigrati hanno chiamato le forze dell’ordine che non sono intervenute.
Said libero
Salve a tutti. Mi chiamo Alessia e vi pregherei di segnalare, possibilmente nella homepage, un incredibile caso di ingiustizia che sta subendo un mio conoscente. Troverete informazioni e comunicati stampa sul sito www.spiazzi.org. Nel sito c'é anche una petizione con tantissime firme, cui spero vogliate contribuire tutti.
Grazie per l'attenzione,
Alessia
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Said libero
Salve a tutti. Mi chiamo Alessia e vi pregherei di segnalare, possibilmente nella homepage, un incredibile caso di ingiustizia che sta subendo un mio conoscente. Troverete informazioni e comunicati stampa sul sito www.spiazzi.org. Nel sito c'é anche una petizione con tantissime firme, cui spero vogliate contribuire tutti.
Grazie per l'attenzione,
Alessia
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No alle guerre e al terrorismo!Fermiamo la repressione contro gli immigrati.Accoglienza e sanatoria generalizzata per tutti
Solidarietà con tutte le vittime del terrorismo e delle guerre.
Fermiamo l’ondata repressiva e razzista contro gli immigrati.
Pace e accoglienza per tutti!
Esprimiamo il nostro dolore per tutte le vittime, di qualunque nazionalità e fede religiosa, degli attentati terroristici e delle guerre e la nostra solidarietà ai loro cari, colpiti a Londra, a Kusdasi, a Sharm el Sheik, in Iraq, in Afganistan, nel Darfur, in Pakistan, in Liberia e in tante altre zone del mondo. Molti di noi conoscono direttamente questa violenza e terrore e proprio per questo sono stati costretti a fuggire dai propri paesi d’origine . Noi siamo per la pace e lottiamo contro il terrorismo che colpisce gente innocente ed è nemico dell’umanità così come lo sono le guerre dei potenti della terra . La campagna razzista e repressiva che gli stati occidentali e quello italiano stanno sviluppando stabilendo la falsa equazione immigrato=terrorista, è una conseguenza ed è parte di questa doppia guerra all’umanità. Le persone e le popolazioni di fede islamica sono doppiamente colpite: tra di esse il terrorismo di Al Quaeda e simili miete molte vittime (come accade ogni giorno in Iraq) e su di esse si scatena la criminalizzazione e repressione degli Stati Occidentali.
Dall'a3f-Roma
Un altro episodio di emarginazione e degrado nel
XX Municipio.
Intorno alle 22,00 dell’11 luglio in un bar di fronte alla stazione di Labaro è esplosa una rissa tra rumeni (forse moldavi), il risultato del degrado e l’alienazione dovuta all’abuso di alcool e frustrazione per una vita senza possibilità di realizzazione dignitosa di futuro, ha avuto come conclusione la morte di uno degli ospiti rumeni del bar che ha tentato di calmare la situazione esplosa, sembrerebbe, per una sigaretta non offerta.
Le motivazioni della tragedia sono secondarie, ciò che importa è l’assurdo epilogo per una vita spezzata violentemente per sicuri futili motivi.
Sondaggio della Anti-Defamation League sull'antisemitismo in Europa
Una recente ricerca dell'ADL (Anti-Defamation League: un'organizzazione americana che si occupa di denunciare episodi di discriminazione, in particolare antisemiti) riporta alcuni dati preoccupanti sul persistere di inveterati pregiudizi antisemiti in 12 paesi europei (tra cui l'Italia).
In Italia, la notizia è riportata dall'agenzia di stampa ADN Kronos:
http://www.adnkronos.com/3Level.php?cat=Cronaca&loid=1.0.77376611
Ed anche qui:
http://www.adnkronos.com/3Level.php?cat=Cronaca&loid=1.0.77376618
Maggiori dettagli sono disponibili, in Inglese, sul sito dell'organizzazione:
http://www.adl.org/PresRele/ASInt_13/4726_13.htm
Basta alle espulsioni
BASTA ESPULSIONI!
SOLIDARIETA' CON I FRATELLI IMMIGRATI!
Venerdì 8 luglio a Ventimiglia (Liguria) sono stati fermati decine di fratelli immigrati ambulanti ai quali è stata sequestrata tutta la merce. Scena che si ripete quotidianamente davanti agli occhi di tanti italiani e turisti. Questa volta però qualcuno ha protestato, Saliou insieme ad altri senegalesi ha detto basta!
Basta con questa persecuzione, lasciateci lavorare! Basta con la paura, reagiamo insieme!
Hanno cercato di parlare con le forze dell'ordine per liberare i fermati!
Hanno cercato di reagire chiamando gli altri fratelli immigrati ma dopo pochi minuti sono rimasti solo in cinque, abbandonati da chi ha avuto paura o ha pensato solo a se stesso.
Meeting internazionale antirazzista dell'ARCI, Livorno, 16-23 luglio.
Saluti a tutti. Sono un vostro simpatizzante di Napoli.
Volevo rendervi noto che l'ARCI organizza ogni anno un incontro sull'immigrazione, a Cecina Mare, in provincia di Livorno.
E' un incontro molto istituzionale, ma mi chiedo se non possa essere un'occasione per voi di conoscere altri fratelli e sorelle (magari al di fuori dei dibattiti) e persone interessate all'argomento, di diffondere il vostro materiale; o perlomeno di un'altra opportunità per far conoscere le vostre posizioni.
Il sito web del meeting, con il programma, è a questo indirizzo:
http://www.arcitoscana.org/meeting/
Essere immigrati non è un crimine
Nelle ultime settimane abbiamo assistito al peggio del razzismo di questo Paese. Non bastavano le cannonate, che i ministri leghisti avevano promesso agli immigrati qualche anno fa, o le false statistiche sull’incidenza dell’immigrazione sulla criminalità in Italia, ora ci troviamo di fronte al linciaggio mediatico e non solo dell’essere immigrati. Un crimine atroce e violento come lo stupro, l’offesa e la violenza contro le donne, è diventata per i giornali italiani e nel senso comune una affare etnico. Il dolore delle donne che hanno subito questa violenza non viene considerato e anche le colpe di questi criminali che lo hanno provocato, si stemperano nella caccia all’immigrato che i più razzisti hanno condotto. Questi criminali sono nostri nemici,fanno male alla nostra gente e ad ognuno di noi, sono nemici dell’umanità. Allo stesso tempo siamo contro chi utilizza questi pretesti per attaccare indiscriminatamente gli immigrati. Essere immigrati spesso per tanti di noi è una scelta obbligata per sfuggire alla guerra e alla fame, è l’unica possibilità per realizzare una vita migliore. Purtroppo a causa delle leggi razziste degli Stati siamo costretti a rimanere nella clandestinità, noi vorremo regolarizzarci e anche se lavoriamo questo Stato ci impedisce di farlo. Siamo nati per caso in altre parti del mondo, per scelte spesso obbligate facciamo l’emigrazione, per forza e per volere di questo Stato siamo costretti alla clandestinità.
QUALE PACE VOGLIAMO COSTRUIRE?
Denunciamo con forza i metodi autoritari e antidemocratici con cui l’Associazione 3 febbraio,che è l’associazione di solidarietà interetnica dei fratelli e delle sorelle immigrati/e,pacifista e coerentemente impegnata da quasi 10 anni per i diritti di tutti e tutte,è stata letteralmente attaccata e offesa.
I fatti sono questi: abbiamo deciso comunemente ai nostri fratelli di partecipare alla marcia cittadina a sostegno dei percorsi di pace in Africa svoltasi a Napoli sabato 18 giugno 2005, intitolata " Percorsi di pace: l'Africa a Napoli, Napoli in Africa" indetta dal Comitato Pan Africano e alla quale hanno aderito molte altre sigle,nel momento in cui è partito il corteo ci hanno intimato di chiudere le nostre bandiere sulle quali è scritto : ”GLI IMMIGRATI PER LA PACE,LA SANATORIA GENERALIZZATA,LA SOLIDARIETA’ INTERETNICA”, perché i promotori della manifestazione si erano accordati affinché nessuno potesse esprimere le proprie idee liberamente.In base a questo comportamento squallido e totalitario abbiamo deciso di lasciare il corteo. Ci sorgono alcuni dubbi e considerazioni che vorremmo sottoporre a tutte le persone di buona volontà che si impegnano per la pace dell’Africa e del mondo intero.