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Comunicato unitario sull’iniziativa del 22 Novembre a Napoli, in sostegno della resistenza popolare, contro il falso califfato dell’ISIS, il razzismo e l’islamofobia

Il presidio interetnico a Napoli, in sostegno della resistenza popolare, contro il falso califfato, il razzismo e l’islamofobia, ha registrato una positiva unità umana sui valori: centinaia di persone riunite attorno all’iniziativa promossa con l’appello del 25 Ottobre, e animata da CUS, A3F e CSA.
C’erano giovani, comunità immigrate e islamiche, esponenti del mondo religioso e associativo, delegazioni di ArciGay e dell’ex-Asilo Filangieri. Le sorelle e i fratelli immigrati sono giunti in un corteo, confluito nel presidio.

22 NOVEMBRE - A fianco della resistenza popolare, contro la guerra di sterminio dell'Isis (Daesh) - Iniziativa nazionale: APPUNTAMENTI

A fianco della resistenza popolare, contro la guerra di sterminio dell'Isis (Daesh)!

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Il seguente appello scaturito dall'incontro nazionale svoltosi il 25 ottobre presso la Casa della Comune, si rivolge alle organizzazioni, le associazioni, le persone, le comunità immigrate e le realtà associate per sollecitare una reazione determinata e coerente:

Ciò che accade ai profughi in questo paese è indegno: lottiamo per un'accoglienza umana

Cari amici e amiche,

Quello che sta accadendo ai profughi è indegno.
Alle violenze già subite nel viaggio si aggiungono i maltrattamenti dell'accoglienza di stato della civile Italia. Stipati a centinaia nei palazzetti dello sport, scaricati come merci nelle stazioni di Roma e Milano, picchiati dalla polizia a Roma se protestano per condizioni di vita migliori.
Chiediamo che sia riconosciuto ai profughi un soggiorno umanitario, come loro stessi chiedono, per andare in altri luoghi di Europa dove li aspettano i loro cari.

Dichiarazione di solidarietà con i lavoratori bengalesi in lotta contro lo sfruttamento schiavistico: ADERITE ANCHE VOI! - Presidio a Napoli, sabato 8 febbraio, ore 11

Solidarietà con i lavoratori bengalesi in lotta contro la sfruttamento schiavistico!
Le vittime non paghino ancora una volta!

Da quasi due mesi, a S. Antimo, i lavoratori dell'industria tessile bengalesi e di altri paesi sono in lotta: costretti a lavorare per salari di circa 3 euro l'ora, con turni di lavoro fino a 14 ore al giorno. Di fronte a ciò, hanno avuto il coraggio di reagire – insieme all'Associazione 3 Febbraio e altre associazioni e persone solidali – per affermare la propria dignità.