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Solidarietà

Una lettera per costruire l’accoglienza

[acidfree:308]Cosa succede nella vita di centinaia di migliaia di immigrati in questi mesi? E’ difficile certo saperlo. Bisogna cercare di capire, di sentirsi vicini. Persone di paesi diversi, con lingue e culture differenti, però persone con tante cose simili: in comune non ci sono solo i tanti problemi, ma anche speranze e possibilità.
Non si può capire il popolo degli immigrati partendo da come li raccontano giornali e televisione, o da come ne parlano i politici italiani.
Chi guarda veramente alla tragedia di altre centinaia di donne e uomini morti nel mare in questi mesi, non come un fatto di cronaca ma pensando ai loro volti, ai nomi, alle storie, alle persone care che, nei paesi di origine o qui in Italia, aspettano con angoscia notizie che non verranno? Dai politici poche parole di indignazione e ancora repressione, mentre sono loro i principali responsabili.

A fianco dei nostri fratelli in Palestina e Libano

Per il diritto all’autodetrminazione dei popoli

Da giorni è in atto la guerra di Israele sostenuto dagli altri governi, Usa in testa, contro le popolazioni del Libano e il popolo palestinese.
Questo Stato fin dalla sua fondazione ha usato una violenza militare enorme nel tentativo di fiaccare la resistenza di milioni di persone che lottano per la propria terra. Nonostante i bombardamenti, la violenza inaudita, la distruzione di infrastrutture, non ci stanno riuscendo. La forza della gente del Libano, la resistenza anche militare che Hezbollah sta opponendo all’invasione di Israele, ci dicono che c’è qualcosa di più potente del fuoco degli eserciti. Il popolo palestinese ce lo dimostra da oltre cinquant’anni con la sua resistenza ad Israele. Questa è la forza di un’intera popolazione che lotta per la sua dignità, per la sua terra, per vivere bene. Per queste ragioni il nostro schieramento a fianco del popolo palestinese e libanese è forte e determinato.

Lettera aperta al presidente Prodi

I fratelli e le sorelle immigrate dell'Associazione 3 Febbraio di Napoli hanno scritto una lettera aperta al Presidente del Consiglio Romano Prodi.

Presidente Prodi,

Siamo immigrati provenienti da varie parti del mondo, viviamo nella provincia di Napoli. Stiamo qui in Italia perché abbiamo un grande desiderio: migliorare la nostra vita e quella dei nostri cari.
Nel 2002 abbiamo fatto le pratiche di regolarizzazione così come il governo Berlusconi aveva emanato. Sperando finalmente di poter stabilizzare la nostra situazione, chiedemmo al nostro datore di lavoro di fare i documenti necessari.

manifestazione a firenze

Tutti in piazza il 3 giugno a Firenze per la dignità degli immigrati !

Unità e solidarietà interetnica per sconfiggere la repressione e il razzismo !

Ogni giorno nel centro di Firenze vigili urbani e polizia maltrattano, offendono, operano sequestri arbitrari della merce agli immigrati ambulanti. Mentre si susseguono gli sgomberi e gli sfratti e gli affitti sono diventati insostenibili.

La giunta comunale di centro-sinistra sta rendendo la vita impossibile agli immigrati . A questo si aggiunge la violenza e il razzismo quotidiano alimentati da una insopportabile campagna di criminalizzazione degli immigrati.

Contro le violenze razziste di Sassuolo

Domenica 19 febbraio, a Sassuolo, un fratello marocchino è stato picchiato brutalmente durante un fermo da parte di due carabinieri e un poliziotto. Si tratta di un gravissimo atto di violenza gratuita e ingiustificata a sfondo razzista proprio perché esercitata nei confronti di una persona indifesa.
Purtroppo questo non è l’unico episodio di abuso perpetrato negli ultimi tempi dalle forze dell’ordine in particolare verso i fratelli immigrati: dai continui abusi dentro e fuori i CPT alle umiliazioni subite nelle Questure e negli uffici immigrazione fino ad arrivare all’assassinio, a Ferrara, di un diciottenne considerato un “diverso”.