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Solidarietà e unità tra la gente del mondo
fratelli e sorelle per la pace, il rispetto e il dialogo
E’ questo il bisogno che sentiamo di fronte a quello che sta succedendo nel mondo musulmano in questi giorni. E’ il bisogno di difendere la possibilità di essere ancora fratelli e sorelle, condannando e lottando con forza contro le offese all’islam, la cui violenza e bassezza hanno raggiunto un punto ulteriore con la diffusione del film “innocence of islam”. E’ l’ennesima provocazione che viene da chi fomenta l’odio e da chi vuole la divisione tra la gente comune. Invece genti di fedi diverse possono unirsi in nome della pace e della fratellanza. E questo è tanto più vero se pensiamo a piazza Taharir e alla lotta di milioni di persone contro le dittature e le dinastie corrotte. Se pensiamo alla Siria dove, nonostante l’isolamento e il silenzio di tutti i governi, milioni di nostri simili lottano per la libertà e la dignità. Quella provocazione è ancora più indegna e cattiva. Vogliono farci credere che l’unica possibilità tra le genti è di offendersi e farsi la guerra, odiarsi e rifiutarsi l’un l’altro. E invece no, noi che abbiamo sostenuto l’opera di milioni di fratelli e sorelle in piazza Tahrir sappiamo che non è così. Sappiamo che si può vivere insieme, pregare insieme come abbiamo visto in quella piazza. Sappiamo che si può rispondere con l’unità di un popolo come in Siria alla divisione e al razzismo dei potenti.
Qui in Italia la situazione è altrettanto pesante e negativa. Non ci dimentichiamo che siamo nel Paese in cui un senatore e Ministro della Repubblica, il leghista Calderoli, esponendo la maglietta con le vignette contro Maometto ha provocato la rabbia che scoppiò a Bengasi qualche anno fa. Siamo nel Paese in cui in molti hanno proposto di sparare a vista sugli immigrati, e altri lo hanno fatto: non dimentichiamo i nostri fratelli Mor e Modu a Firenze, i ghanesi di Castelvolturno, Abba a Milano e tanti altri, uccisi tutti da mani razziste e criminali.
Ma questo è anche il paese dove un’avanguardia di gente solidale e antirazzista ha saputo reagire insieme. Già dalla manifestazione del 3 novembre 2001 (dopo gli attentati alle Torri gemelle) per la pace e contro il terrorismo, al 4 ottobre 2008 e al 17 ottobre del 2009, fino alle lotte dei rifugiati e a tanti incontri di dialogo, abbiamo unito le persone contro l’odio che divide e fa morti. Per noi la fratellanza è concreta. Continuiamo su questa strada: uniamoci e conosciamoci, incontriamoci, non ci facciamo subissare dalla rabbia impotente o estremista di chi semina odio. Non soccombiamo alle offese facendole passare come falsa libertà. Per noi la libertà è quella degli esseri umani che scelgono, nel rispetto di tutti, della loro vita, che scelgono come e dove muoversi e che affermano valori positivi per vivere insieme. Siamo persone con la propria dignità. Per questo invitiamo tutta la gente di buona volontà ad unirsi e ad essere solidali: per il rispetto, la pace e la libertà di tutta la gente del mondo.
Associazione Antirazzista Interetnica 3 Febbraio 3465708065 www.a3f.org
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