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Combattere la dimenticanza

26 dicembre 2004, in una vasta area del sudest asiatico, fino alle coste del continente africano, una grande tragedia colpisce milioni di persone facendo oltre tra centomila vittime, bambini e bambine soprattutto, donne e uomini di tante etnie e oltre 50 nazionalità differenti. Il maremoto, causa naturale di questa tragedia si è intrecciato, amplificandone enormemente la portata distruttiva, a gravi responsabilità umane, in primo luogo degli stati e istituzioni locali, che non hanno allertato le popolazioni che sono state colpite dall’onda dopo che già da ore essa aveva raggiunto le coste vicine

Solidarietà autorganizzata per non dimenticare

Ad un mese dalla tragedia del sud-est asiatico, ci troviamo con amarezza a misurare non solo sugli organi di informazione ma anche tra la gente una logica della dimenticanza. Eppure sono vive in ognuno di noi le piccole e grandi azioni di solidarietà compiute dalla nostra gente. Questo ci chiama ad un maggiore e più profondo impegno per la solidarietà interetnica. E’ ora di far marciare e diffondere il nostro appello di solidarietà con le popolazioni del sud-est asiatico. Discutere direttamente con centinaia di fratelli, riunire le nostre assemblee come quelle tenute a Palermo e Milano ci insegnano.

Solidarietà a tutte le popolazioni colpite dal maremoto

A TUTTI I NOSTRI FRATELLI E SORELLE DELLE COMUNITA’ DEL SUD EST ASIATICO

Un grande abbraccio di fratellanza e di solidarietà. Siamo vicini a voi tutti che siete stati colpiti da un’immane tragedia. La natura ha infierito come mai prima d’ora è nei nostri ricordi, su questi nostri popoli, mietendo vittime ancora più numerose perché si tratta di popolazioni povere e già provate da una vita dura e difficile. Forse, come sta emergendo, la grandezza di questa tragedia poteva essere evitata, ma è evidente che nessuno dei potenti della Terra si interessa delle popolazioni dei sud del mondo che poi sono la maggioranza dell’umanità.

4 dicembre manifestazione nazionale a Roma

L’assemblea nazionale del 30 ottobre, in cui erano presenti realtà dell’immigrazione e dell’antirazzismo, ha deciso unitariamente di promuovere una manifestazione nazionale a Roma il 4 dicembre. Questi i punti principali della piattaforma comune:
Per la libertà di circolazione e la regolazione permanente di tutti gli immigrati. Per l’abrogazione della legge Bossi-Fini, senza tornare alla precedente Turco-Napolitano e alla cultura che l’ha ispirata. Per la chiusura immediata di tutti i CPT. Per il diritto d’asilo.Per il rilascio e il rinnovo immediato di tutti i permessi di soggiorno.Per fermare tutte le espulsioni!