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Il made in Italy sulla pelle degli immigrati: Domenica 2 Febbraio, ore 16, assemblea di lotta dei lavoratori bengalesi di S. Antimo (Na)

AGGIORNAMENTO DI VENERDÌ 31 GENNAIO:

Cari amici e amiche,

cresce la mobilitazione verso l'assemblea dei lavoratori bengalesi in lotta nelle fabbriche di S.Antimo.

Oggi c'è stato un volantinaggio davanti la moschea che ha coinvolto l'assieme della comunità musulmana. Infatti tanti altri, tra cui
fratelli del Burkina Faso, della Costa d'Avorio, della Nigeria, hanno espresso la volontà di unirsi in questa lotta. Intanto hanno assicurato
la loro presenza alcuni giornalisti bengalesi della rete NTV.
La lotta di S.Antimo sta già facendo parlare di sé oltre i confini di questo Paese. La stessa ambasciata è stata coinvolta dalle comunità residenti in Italia. Questa vicenda di sfruttamento infatti rassomiglia a quella ben più tragica del crollo di un palazzo nel cuore di Dacca ( Bangladesh ) qualche anno fa, in cui persero la vita un migliaio di persone, per lo più donne, anche loro vittime dello sfruttamento di multinazionali, alcune italiane come Benetton, che le costringevano a turni massacranti e a salari da fame.

Tutto questo però non avviene solo a migliaia di chilometri da questo Paese, è dietro l'angolo.
Tanti sanno ma non dicono. Si sa della nuova schiavitù di cui sono vittime i lavoratori nei campi ma poi c'è voluta Rosarno per svelarla.
Si sa di tragedie di cui è impregnato il famoso made in Italy, ma poi è la tragedia di Prato (la morte di operai cinesi bruciati nella fabbrica
in cui dormivano) che fa misurare l'ampiezza e la gravità delle condizioni in cui vengono tenute le persone.

In questo caso la reazione dei fratelli immigrati di S.Antimo è coraggiosa ma ha bisogno dall'aiuto di voi tutti. Nell'Italia delle stragi in mare, del razzismo criminale c'è bisogno di dare forza e sostegno ai tanti immigrati che scelgono di reagire. La loro lotta è la lotta di ognuno di noi, il riscatto e la dignità che ci insegnano può aiutare ognuno di noi nella vita di tutti i giorni.
Vi chiediamo quindi una mano, di essere con noi, di informare e far conoscere questa lotta, di unirvi per i diritti di tutti.

Assemblea a S.Antimo, domenica 2 febbraio 2014, alle ore 16, in piazza della Repubblica.

Vi aspettiamo

Associazione Antirazzista Interetnica "3 Febbraio"
Web: www.a3f.org
Mail: napoli@a3f.org
Tel: 3465708065

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Cari amici e amiche,

vi invitiamo a partecipare domenica 2 febbraio all'assemblea dei lavoratori bengalesi che si terrà a S.Antimo nella piazza alle ore 16.00.

La vicenda vede coinvolti centinaia di lavoratori sfruttati nelle fabbriche dell'industria tessile.
Oggi infatti il cosiddetto made in Italy viene prodotto in distretti industriali dove si trovano una miriade di piccole fabbriche: la zona di S.Antimo è uno di questi. Qui in condizioni di nuova schiavitù si trovano tanti lavoratori immigrati. Le stesse fabbriche sono tenute da piccoli proprietari anch'essi immigrati.
Con l'A3F da anni stiamo denunciando le condizioni che subiscono queste persone. Si lavora infatti non meno di dodici ore al giorno a 3 euro all'ora.

Questa assemblea sarà un momento di unione e di organizzazione per dar vita ad una lotta contro lo sfruttamento e lo schiavismo.
Perché non si ripetano più le tragedie sul lavoro come è successo a Prato, perché i nostri fratelli e sorelle immigrati non siano più costretti a lavorare in questo modo, è dovere di ognuno dare solidarietà e sostegno a questa che è una battaglia di civiltà, di umanità e accoglienza.
Crediamo nelle persone solidali, in tutti voi che in questi anni avete lottato con noi, che ci avete sostenuto, e vi chiediamo di continuare insieme contro lo sfruttamento per la libertà e la dignità.

Associazione Antirazzista Interetnica "3 Febbraio"
Web: www.a3f.org
Mail: napoli@a3f.org
Tel: 3465708065