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AGGIORNAMENTO DEL 23 MARZO 2013:
Ultime adesioni:
Comitati Solidali Antirazzisti di Napoli e provincia (CSA "Arte!teca"; CSA "Solimai", del Vomero; CSA S.ta Maria La Nova).
COMUNICAZIONE IMPORTANTE:
L'appuntamento a Napoli, per andare insieme a Sant'Antimo alla manifestazione con i fratelli immigrati, è anticipato alle ore 13.30 a Piazza Garibaldi (hotel Terminus), per poter prendere il treno delle 14.00.
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Come arrivare in piazza della Repubblica, a Sant'Antimo:
- In treno: da Napoli Centrale, prendere treno regionale per Caserta, via Aversa, e scendere alla stazione S. Antimo-S. Arpino. Da lì, imboccare via Guglielmo Marconi fino in fondo, poi svoltare a destra in Via Armando Diaz, e procedere dritto fino ad arrivare in piazza della Repubblica (durata del tragitto a piedi dalla stazione alla piazza: 15 minuti).
- In auto: da via Reggia di Portici, prendere l'A3 (indicazioni per Bari/Roma/A3/Salerno/Ottaviano), quindi prendere l'A1 (verso Caserta/Roma/Avellino/Bari/Tangenziale/Aeroporto). Prendete l'uscita Acerra-Afragola verso Afragola, e imboccate la SS162. Uscite a S.Antimo/Casandrino, imboccate Corso Europa, quindi svoltate a sinistra per Corso Unione Sovietica, percorretelo fino in fondo, e poi chiedete della piazza.
AGGIORNAMENTO ADESIONI AL 21 MARZO:
Hanno aderito all'appello dei fratelli bengalesi:
CSA (Comitato Solidale e Antirazzista) S.ta Maria La Nova - Napoli;
Associazione "Hamef" - Napoli;
ASGI (Associazione Studi Giuridici sull'Immigrazione) - Sezione Campania;
Collettivo Insorgenza Musica - Napoli;
Maria Speranza Perna, docente;
Mario Figoni.
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Cari amici e amiche,
il coraggio dei lavoratori bengalesi di S.Antimo in lotta contro la schiavitù merita il sostegno e la solidarietà di ognuno.
Domenica 23 marzo, in piazza della Repubblica, a S. Antimo (NA) ci sarà una importante manifestazione per denunciare le disumane condizioni di vita e di lavoro a cui queste persone sono costrette.
Questa lotta è un esempio di dignità, di riscatto e di umanità in un momento in cui in questo paese le condizioni della gente tutta sono precarie. Pensiamo che la strada migliore per cambiare questa situazione sia unirsi e lottare insieme. Contro ogni egoismo divisione e razzismo che giustificano e permettono lo sfruttamento, la nostra lotta può rappresentare una strada positiva ed efficace. In questo momento delicato in cui tante persone che hanno denunciato tali condizioni di schiavitù sono esposte chiediamo a tutti solidarietà.
Aderite, inviate messaggi, fate sentire la vostra voce a fianco di chi lotta.
Finora salutiamo con piacere l'adesione di Don Tonino Palmese e di LIBERA, dell'Arcigay Napoli, della Comune Umanista Socialista, dell'Associazione "Città della Gioia Onlus" di Napoli e dell'ASGI (Associazione Studi Giuridici sull'Immigrazione), sperando che tutti voi aderirete presto all'iniziativa.
Essere oggi a fianco dei lavoratori bengalesi contro la schiavitù è una battaglia di umanità e di civiltà.
Per informazioni e adesioni:
Associazione antirazzista e interetnica “3 Febbraio”,
Web: www.a3f.org
E-mail: napoli@a3f.org
Tel: 3465708065
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Ecco qui il testo del volantino:
INSIEME AI LAVORATORI IMMIGRATI CONTRO LA SCHIAVITÙ
Siamo esseri umani non schiavi, siamo persone che lavorano per poter vivere e mantenere i propri cari lasciati in un’altra parte del mondo. La nostra lotta è una lotta di dignità, di riscatto contro uno sfruttamento sempre più feroce fatto dai proprietari delle fabbriche in cui lavoriamo. Ci costringono a turni massacranti di 14 ore per un misero salario che non ci permette di vivere degnamente. Tale situazione viene tollerata da chi invece dovrebbe controllare. Le connivenze tra la criminalità, gli organi di controllo e le istituzioni di vario tipo è molto stretta. I proprietari delle fabbriche infatti per anni hanno continuato impuniti a costruire le loro fortune sulla nostra pelle. È sullo sfruttamento degli immigrati che si diffonde nel mondo il cosiddetto made in Italy. Lo stesso sfruttamento che vediamo all’opera verso i lavoratori dei campi, i domestici etc. Dovunque un immigrato e un’immigrata cercano lavoro trovano sempre più sfruttamento e schiavitù. Noi abbiamo alzato la testa grazie ad una lotta che ci vede uniti a tante associazioni, a tante persone di buona volontà a tutti quelli che hanno a cuore l’umanità. Siamo esseri umani che hanno fatto l’immigrazione per cercare una vita migliore, non certo per finire in queste condizioni. Abbiamo nel cuore il dolore per le tragedie vissute dalla nostra gente nelle nostre terre. È ancora viva in noi la ferita per la morte, in una fabbrica di Dacca ( capitale del Bangladesh), di quasi mille operai, per lo più donne, sfruttate come noi nel tessile con stipendi da fame. Anche qui, nella civile e democratica Italia, abbiamo trovato condizioni simili ma siamo pronti a ribellarci a tutto questo. Chiediamo a tutti voi di darci una mano, di esser con noi in questa lotta, di essere uniti per la dignità e la libertà di tutti. Se un essere umano viene sfruttato così, tutti dobbiamo reagire. Se un essere umano si rivolta a tutto ciò, tutti siamo più forti.
• Diritto al lavoro e al soggiorno per tutti
• No allo sfruttamento, no alla schiavitù
MANIFESTAZIONE DOMENICA 23 MARZO, ORE 15
PIAZZA DELLA REPUBBLICA, S. ANTIMO (NA)
Lavoratori bengalesi contro la schiavitù - Associazione antirazzista e interetnica “3 Febbraio”
Prime adesioni:
Don Tonino Palmese; Associazione LIBERA contro le mafie, Arcigay Napoli; Comune Umanista Socialista – Napoli; Associazione "Città della Gioia Onlus" di Napoli; Collettivo Insorgenza Musica - Napoli; Maria Speranza Perna, docente; Mario Figoni; ASGI (Associazione Studi Giuridici sull'Immigrazione) - Sezione Campania; Comitati Solidali Antirazzisti di Napoli e provincia (CSA "Arte!teca"; CSA "Solimai", del Vomero; CSA S.ta Maria La Nova); Associazione "Hamef" - Napoli;
Web: www.a3f.org
E-mail: napoli@a3f.org
Tel: 3465708065
VERSIONE INGLESE:
TOGETHER WITH IMMIGRANT WORKERS AGAINST SLAVERY
We are human beings, not slaves, we are people who work to live and keep their loved ones left in another part of the world. Our struggle is a struggle for dignity, for redemption against increasingly fierce exploitation done by the owners of the factories where we work. They force us to grueling 14-hour shifts for a miserable wage that does not allow us to live with dignity. This situation is tolerated by those who should control them. The collusion between criminals and institutions of various kinds is very strong. Factory owners in fact have continued with impunity for years building their fortunes on our misery. The so-called Made in Italy that is spreading throughout the world is, in fact, the exploitation of immigrants. The same exploitation that we see at work to the field workers, domestic servants etc. Wherever there is an immigrant seeking job, there is more and more exploitation and slavery. We have raised our head thanks to a struggle in which we are united with many associations, many people of good will, with all those who care about humanity. We are human beings who have made immigration to seek a better life, not to end up in these conditions. We have in our hearts the sorrow for the tragedy experienced by our people in our land. We still feel wounded by the deaths in a factory in Dhaka ( capital of Bangladesh ), nearly one thousand workers, mostly women, who were exploited, just as we are, in textile factories with starvation wages. Even here, in the civil and democratic Italy, we found similar conditions, but we are ready to rebel against this. We ask all of you to help us, to be with us in this struggle, to join us for the dignity and freedom of all. If a human being is exploited so, we all must react. If a human reacts to all of this, we are all stronger.
• Right to work and residence permits for all
• No to exploitation, no to slavery
DEMONSTRATION, SUNDAY, MARCH 23RD , 15 PM
PIAZZA DELLA REPUBBLICA, S. ANTIMO (NA)
Bengali workers against slavery - Associazione antirazzista e interetnica “3 Febbraio”
VERSIONE FRANCESE:
AVEC LES TRAVAILLEURS IMMIGRES CONTRE L'ESCLAVAGE
Nous sommes des êtres humains et non des esclaves, nous sommes des gens qui travaillent pour vivre et aider leurs proches qui sont restés dans une autre partie du monde. Notre lutte est une lutte pour la dignité, la rédemption contre l'exploitation de plus en plus féroce par les propriétaires des usines avec lesquelles nous travaillons. Ils nous obligent à des épuisants quarts de travail de 14 heures, pour un salaire de misère qui ne nous permet pas de vivre dans la dignité. Cette situation est tolérée par ceux qui devraient contrôler. La collusion entre les exploiteurs et les organismes de contrôle de la criminalité et les institutions de toutes sortes, est très étroite. Les propriétaires d'usine ont en fait continué en toute impunité depuis des années pour construire leur fortune sur notre peau. C'est l'exploitation des immigrants qui se répand à travers le monde que l'on appelle Made in Italy. La même exploitation que nous voyons à l'œuvre pour les travailleurs dans l’agriculture, les domestiques, etc. Partout où un immigré ou une immigrée demandent un emploi, ils y a de plus en plus l'exploitation et l'esclavage. Nous avons levé la tête grâce à une lutte dans laquelle nous sommes unis avec de nombreuses associations, de nombreuses personnes de bonne volonté, à tous ceux qui se soucient de l'humanité. Nous sommes des êtres humains qui ont fait de l'immigration pour chercher une vie meilleure, pas pour se retrouver dans ces conditions. Nous avons dans nos cœurs la tristesse pour la tragédie vécue par notre peuple dans notre pays. Il est toujours vivant en nous la blessure pour les morts dans une usine de Dhaka ( capitale du Bangladesh ), près d'un millier de travailleurs, principalement des femmes, exploitées dans le textile avec des salaires de misère. Même ici , dans l'Italie civile et démocratique, nous avons trouvé des conditions similaires, mais nous sommes prêts à nous rebeller contre tout ça. Nous demandons à vous tous de nous aider, d'être avec nous dans cette lutte, pour la dignité et à la liberté de tous. Si un être humain est exploité de cette façon, nous devons tous réagir. Si un être humain se lève contre tout ça, nous sommes tous plus forts.
• Droit au travail et au permis de séjour pour tous
• Non à l’exploitation, non à l'esclavage
MANIFESTATION, DIMANCHE 23 MARS, A 15H
PIAZZA DELLA REPUBBLICA – S. ANTIMO (NA)
Travailleurs bengalis contre l'esclavage - Associazione antirazzista e interetnica “3 Febbraio”
- 23 marzo
- adesione
- alziamo la testa
- Arcigay
- ASGI
- associazione
- Associazione Hamef
- Associazione Studi Giuridici sull'Immigrazione
- Bangladesh
- bengalesi
- Città della Gioia Onlus
- civiltà
- Collettivo Insorgenza Musica
- Comitato Solidale e Antirazzista
- comune umanista socialista
- condizioni di vita
- condizioni precarie
- CSA
- Dacca
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- esseri umani
- fabbriche tessili
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- uniti