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diario del 1° maggio 2005

Anche se con un poco di ritardo è necessario ritornare a scrivere del nostro 1° maggio e di quello che ha rappresentato per tutti noi di A3f ma non solo.In tutte le città dove è presente la nostra associazione si sono svolte manifestazioni alle quali ha aderito Socialismo rivoluzionario più altre sigle e associazioni. Milano,Vicenza,Genova,Bologna,Firenze,Roma,Napoli,Palermo,Torino hanno visto le loro piazze colorarsi di migliaia di fratelli e sorelle immigrati/e che in maniera diversa da città a città hanno dato vita ad un 1° maggio di lotta interetnica ed internazionalista e attraverso presidi,cortei,assemblee durante le quali appassionate e significative discussioni di decine e decine di fratelli e sorelle si è ribadito l'impegno nella lotta per affermare sempre di più la solidarietà interetnica,l'accoglienza incondizionata di tutti e tutte,il sostegno alla lotta dei popoli e l'impegno contro le guerre ed il terrorismo.
Particolare significato ha assunto la manifestazione di Napoli che ha visto il protagonismo dei fratelli e delle sorelle immigrate che aveva animato tante assemblee nelle settimane precedenti anche per costruire un 1° maggio di lotta contro lo sfruttamento e la violenza padronale con l'impegno di continuare a lottare per i permessi di soggiorno,i diritti,la dignità di tutti e tutte.In concomitanza, a Scampia (quartiere a nord di Napoli teatro della
mattanza della camorra),c'è stata la grande mobilitazione nazionale della CGIL,CISL,UIL con la loro sigla "Sviluppo e legalità"
Difficile parlare di legalità e illegalità,così come i sindacati confederali hanno fatto a Scampia,quando la legge si chiama Bossi-Fini,che costringe i fratelli alla clandestinità e premia i padroni sfruttatori.
Fatto straordinario dal quale trarre lezione è avvenuto nel pomeriggio a Palma Campania (città dell'area vesuviana)dove l'A3f-Napoli,dopo la manifestazione della mattinata, si è spostata.Qui dove vivono migliaia di fratelli bengalesi e dove la violenza di bande di teppisti razzisti non si fa sentire solo per strada ma anche fin dentro le case dei fratelli,si è organizzato, attraverso l'autorganizzazione e l'autodeterminazione dei fratelli, un presidio nella piazza principale per denunciare uno stato
insopportabile di violenza e sfruttamento.Massiccia la presenza dei fratelli che attraverso una partecipata assemblea hanno occupato dal pomeriggio a sera l'intera piazza e dopo la particolare assemblea in cui tantissimi decidevano di intervenire si è tenuta per la prima volta a Palma Campania una iniziativa di tale importanza dal punto di vista della solidarietà interetnica e dell'impegno a voler lottare per migliorare i rapporti con la popolazione locale che guardava incuriosita e confusa.Più tardi i fratelli hanno saputo dar prova della loro bravura con balli tipici del Bangladesh. Si è deciso di organizzare al più presto una festa interetnica.
Dal 1°maggio è tutto.