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Lettera alla gente di Napoli e al sindaco De Magistris degli ambulanti immigrati e italiani di piazza Garibaldi
Siamo esseri umani innanzitutto e come tutti cerchiamo di vivere bene in questo mondo. Per farlo c’è bisogno di lavorare, procacciarsi un benessere che è anche materiale. Come tutti sapete specialmente in questa città, trovare lavoro è diventato ormai impossibile. Se c’è è sfruttato e precario e se non c’è si è condannati. In questo quadro, per vivere dignitosamente, abbiamo scelto di fare gli ambulanti: alcuni di noi da decenni sono sulla piazza altri sono qui da poco, siamo tutti degni di rispetto e solidarietà. Aprire una bancarella è un segnale di dignità e un chiaro esempio del fatto che siamo persone perbene. Abbiamo scelto questo lavoro perché siamo gente onesta: aprire una bancarella non è un crimine! Questo lo sanno tutti, ma purtroppo alcuni fanno finta di non saperlo. Abbiamo letto ieri su “Repubblica Napoli” che ci sarebbe l’intenzione di “bonificare” piazza Garibaldi dal degrado. A parte i termini impropri (speriamo che nessuno ci voglia trattare a mo’ di parassiti che inquinano le terre paludose) pensiamo sia giusto attaccare il crimine, ma quello che ci sembra indegno è assimilarlo al lavoro di centinaia di persone oneste. Non siamo noi i criminali di piazza Garibaldi e non ne rappresentiamo noi il degrado. Sono altri i soggetti dove si deve indirizzare un’azione di sicurezza. Gli ambulanti in piazza Garibaldi e via Bologna, ormai da oltre dieci anni, dopo una lotta che ha visto la solidarietà dell’intera città, si sono guadagnati i diritti a svolgere regolarmente la propria attività. Per la prima e unica volta in questa città, abbiamo dato vita ad un mercato interetnico che è proprio uno degli strumenti migliori, in zona, per quanto riguarda la sicurezza e l’ accoglienza. Per quel che riguarda tanti nostri fratelli che non hanno un permesso di vendita, il problema principale è legato proprio all’amministrazione comunale che finora non ha approntato programmi e zone per la vendita e permettere in regola chi vorrebbe farlo. Tutti lavorano ma il comune non da i permessi per la vendita: questa è la verità! Quindi la vera bella figura che può fare il comune di Napoli, il vero intervento per migliorare la vita delle persone è quello di dare opportunità di lavoro e rispetto, non di sparare all’impazzata contro gli esseri umani agitando la sicurezza. Noi saremo sempre attivi perché da anni ci battiamo insieme, immigrati e italiani, per una città sicura, cioè una città che si cura, che cura se stessa, che è solidale e quindi vive meglio. Un ultimo pensiero per il sindaco De Magistris che è stato sostenuto proprio dalla gente che ha creduto in un cambio positivo di questa città. Speriamo che i suoi appelli alla solidarietà fatti in campagna elettorale siano sinceri, che sia più intenzionato ora ad unire, a sanare il tessuto di questa città che a “scassare”. I problemi della gente sono seri e le persone meritano rispetto. Aprire una bancarella, vivere onestamente di poco è un valore non è un crimine.
Ambulanti immigrati e italiani di piazza Garibaldi
Associazione 3 Febbraio 3465708065
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