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Dopo la manifestazione nazionale del 9 novembre. Un primo passo. Più protagonisti per la solidarietà e l’accoglienza umana

Vogliamo ringraziare i tanti che, sfidando i padroni, un clima sociale difficile e le condizioni meteo anch’esse scoraggianti, erano in piazza con noi alla manifestazione nazionale del 9-11-2019 a Roma a cui hanno partecipato circa 5 mila persone. Abbiamo sfilato nel settore unitario del Forum “Indivisibili&Solidali” insieme a La Comune, COBAS, centri sociali del Nord Est e delle Marche, CSA ex Canapificio di Caserta, comunità degli immigrati, Nazione Rom, collettivi Dipende Da noi Donne, USI, Unicobas, Rifondazione comunista, alle ONG e ai tanti che con noi condividono questo percorso. La manifestazione non è stata semplice: abbiamo dovuto anche fronteggiare il comportamento violento di alcuni esponenti del sindacato USB che, per imporsi alla testa del corteo, hanno aggredito un compagno del Forum. Di fronte a questo attacco, la nostra reazione unitaria e compatta è stata importante. Convinti ancora di più di proseguire l’impego solidale e antirazzista, il nostro pensiero si rivolge ai tanti fratelli e sorelle immigrati e alle persone solidali che per varie ragioni non hanno potuto partecipare. A loro, in primo luogo, vogliamo far giungere questa informazione. Abbiamo preparato e partecipato alla manifestazione nazionale per continuare a rafforzare e far crescere l’impegno per la solidarietà e la lotta contro il razzismo, per la piena accoglienza e per abrogare i decreti sicurezza voluti da Minniti-Salvini-Di Maio. Una manifestazione difficile nella sua riuscita perché con il cambio di governo e le dimissioni del razzista Salvini, sono emerse, purtroppo, molte illusioni sul nuovo governo, come se il cambio al vertice potesse invertire quella che è una tendenza pericolosa e crescente nella società. Il razzismo infatti non solo non è finito, ma cresce, le destre riprendono fiato e concretamente per la vita dei nostri fratelli e sorelle immigrati le condizioni non migliorano. Si continua a morire in mare, i porti rimangono chiusi e i tanti che sono in questo Paese non hanno ancora diritto alla cittadinanza. Per affrontare tutto ciò come abbiamo detto in piazza c’è bisogno di protagonismo. Dopo questa manifestazione siamo ancora più convinti di continuare a sostenere l’impegno per la costruzione del FIS. La nostra partecipazione a Roma, con cartelli, striscione, animazione e volantini ha interessato ed influenzato circa 150-200 persone, in maggioranza immigrati, provenienti da tutta Italia, molti dei quali hanno contribuito attivamente a far conoscere la nostra associazione durante il corteo. Può essere questo un primo impegno per avanzare verso nuovi percorsi di costruzione della nostra associazione. Sentiamo il bisogno di rilanciare la costruzione dell’A3F, con pazienza e determinazione, contribuendo a far nascere un progetto per una convivenza pacifica e benefica. Di questo desideriamo discutere con voi, e speriamo con tanti altri.
Grazie a voi tutti!

La segreteria della A3F

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Comunicato dopo la manifestaizone.pdf166.92 KB