Comunicato sul crollo della palazzina a via Gianturco Napoli

Comunicato: Il crollo della palazzina a Gianturco e la morte di una donna immigrata

Una palazzina abitata prevalentemente da immigrati proveniente dell'est europeo è
crollata stamattina nella periferia est di Napoli. Nel crollo è morta una donna
polacca ,altre tre persone sono state estratte dalle macerie, due illese, la terza
ferita è ora all'ospedale,si cerca per una quinta persona.
"La palazzina veniva occupata abusivamente dagli immigrati" è quello che prevale
nelle notizie arrivate fin ora ma questa parola è fin troppo abusiva ed abusata ed
è facile ora parlare di abusività. Da quello che si apprende dalle prime notizie, un
Comitato civico della zona aveva più volte denunciato il pericolo di crollo di
quella palazzina come si può apprendere dal servizio dell'ansa
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2010/04/24/visualizza_ne...
ma evidentemente la vita degli esseri umani non sembra interessare a chi muove i
fili delle amministrazioni.E la gente non può vivere per strada ovviamente!
Dalle notizie si apprende che le due persone trovate illese sotto le macerie sono
state portate al commissariato per essere sentite. Troviamo tutto questo grottesco e
disumano, nemmeno la tragedia di un crollo che si traduce in perdita di tutto quello
che si possiede ferma le spire della legge e nemmeno servono ora le giornate di
lutto cittadino dichiarate dal sindaco.
Siamo indignati per come vanno le cose circa le vita degli immigrati ma soprattutto
siamo addolarati perchè una vita umana poteva essere salvata se l'accoglienza di cui
tanto si parla si fosse messa in moto.
Sono questi i mali estremi del legalismo democratico o del lassismo
politico-istituzionale.C'è chi viene sfrattato e buttato in mezzo ad una strada da
un sindaco integgerrimo e sceriffo (vedi S. Antimo) e chi invece viene lasciato
alla propria triste sorte, sia agli uni che agli altri non si lascia un'alternativa
valida e concreta per una esistenza dignitosa ed umana.
Siamo vicini alla famiglia e agli amici della donna morta e a quanti stanno vivendo
nelle peggiori condizioni la loro vita da immigrati qui in Italia. Facciamo un
appello a tutti e tutte perchè attraverso una strada comune di solidarietà ed
accoglienza concrete non accadano più tragedie umane.
Più accoglienza e solidarietà per tutti e tutte è il nostro modus vivendi.Ed è
quello che auspichiamo avvenga come presa di coscienza per tanta gente.
Asociazione 3 febbraio-Napoli

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