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اضطهاد المسيحيين: مشكلة بالنسبة للغرب

Milan Refugees - Fri, 03/04/2015 - 10:25
مذبحة المسيحيين في كينيا، جنبا إلى جنب مع الإحصاءات، والتي هي من أتباع الديانة المسيحية، والأكثر اضطهادا في العالم، فرض انعكاس خطير على الأسباب والسياسية أساسا، التي أدت إلى هذا الوضع. التماهي مع الصليبيين وأيضا مع روما كعاصمة للمسيحية، وأصبح رمزا للانتهاك الفوز، لا يمكن تحليلها فقط على أساس المعارضة بسيطة بين الإسلام والمسيحية. هناك، بعض الرؤى التي تستند إلى هذه المعارضة، وغالبا ما تكون أقل احتراما من التيارات المختلفة داخل نفس الإسلاموية، ولكن ليست وليدة هذا التطرف من المنافسة على أولوية أو من صحة العقائد الدينية، التي هي أيضا جزء من الأسباب الرئيسية للمعارضة لاهوتية. يجب أن تصاغ المشكلة الأكبر على أساس السياسية والاقتصادية. يتم تحديد المسيحية كأداة للسلطة الغربية، وخاصة من التشكيلات والحكومات أكثر أصولية، ولكن في كثير من الأحيان أطراف المجتمع الإسلامي أكثر اعتدالا. وقد تم فرض واحد من كبار المديرين في هذا الوضع، فقط عن طريق الغرب، ظاهرة العولمة في العالم، وبنفس الطريقة والوقت في الأراضي مختلفة جدا. محاولة لموافقة، ومريحة للعالم المال والصناعة، لا يمكن تنفيذها بشكل موحد في الثقافات مع سعر مختلف للتنمية والتعلق مختلفة للتقاليد المحلية. لهذا يجب أن يضاف سوء الإدارة وقصيرة النظر من الربيع العربي، فضلا عن محاولة لتصدير الديمقراطية، يؤدي إلى الإفلاس. في الأساس أن المفروض أن الشعوب والدول البعيدة عن الطرق الغربية العمليات الديمقراطية والتي تحكمها أنظمة استبدادية، ستمر من يوم واحد إلى آخر، دون عملية تدريجية ليصبحوا مواطنين علم الحقوق، أن فقط في الغرب وفاز في بوعي على حساب تضحيات كبيرة وفي أوقات طويلة إلى حد كبير. يتم تطبيقه، أي أسلوب توزيع السلع على أن الحقوق السياسية، المساواة الأفكار إلى منتجات تامة الصنع، والتي تتطلب نضوج المجتمع المدني طويلة وشاقة المعالجة. واعتبر ذلك غزو في مجال التقاليد: محاولة خرقاء للحد من وزن وأهمية التقاليد في المجتمع في كثير من الأحيان لا تزال مغلقة في القلم القبائل. وكان على حساب الدين المسيحي، كما عاش عنصرا من الغزو وكسر احتكار للدين الإسلامي، على الرغم من وجودها في بعض الحالات والأقاليم، والآن أيضا علمانية. من هذه الرؤية، التي يفضلها الدعاية المستمرة، جنبا إلى جنب مع التمويل الثقيلة من البلدان ذات التوجه السياسي الطائفية بقوة، وقد وضعت النفور من الطوائف ينظر إليها على أنها الغرباء إلى السلطات الجمركية. وقد تسبب القراءة الجامدة للقرآن الكريم وتطبيقه في مادة القانون، بالنسبة للمسيحيين، والحقيقة أن يصبح الهدف الرئيسي من الاضطهاد، الذين لديهم نية لتحرير أراضي ما يعتبر وجود لا يمكن تصوره عن وجهات متعصبة من المتطرفين. إلى الغرب يثير مشكلتين الأساسية. الأول هو كنظام ردود الفعل لتوفير خارج حدودها، والنظر في عدم المطلق المعاملة بالمثل، حتى في البلدان التي تعتبر الحلفاء السياسيين، والتفكير في المملكة العربية السعودية، والتي بالإضافة إلى إنكار الحرية الدينية، في الخطاب أوسع، لا يضمن أي قانون المدني. وتعتبر بعض هذه الدول الشركاء المهمين وحتى ضرورية لرقعة الشطرنج الجيوسياسية والاستراتيجية الغربية، ونتيجة لهذه الحقيقة يتم حذف أشكال الضغط من أجل احترام حقوق، والتي هي سرية، حتى كشكل من أشكال الضغط، الدول تعتبر ضارة. ولكن في سياق يتسم نظرة أوسع، لا يمكن للمرء النظر في الاضطهاد إلى المسيحية كعمل من أعمال الحرب لمجرد أن القيم الغربية. هذا التأمل يتطلب موقفا مختلفا، حتى بسعر اشتباكات مع الدول الحليفة: تتطلب ينبغي أن تصبح الضمانات المدنيين الأساس لتعزيز العلاقات الثنائية مع البلدان التي تعاني من نقص في هذه لهم. والمشكلة الثانية هي كيفية تتصل أعضاء للدين الإسلامي، داخل أراضي الدول الغربية. ويشمل هذا الجانب المنظمتين أكثر اعتدالا أن الظواهر المقلقة كما المقاتلين ذهبت إلى تضخم صفوف جماعات مثل الدولة الإسلامية. في منتصف هناك مشكلة قبول اللاجئين، والتي يصبح لا مفر منه تشغيل تحقيق شامل لمنع التسلل من قبل الارهابيين. المشكلة ككل معقد، لأنه يتضمن الحفاظ على الحقوق، ولكن أيضا على الحاجة لحماية أنفسهم من الجوانب على نحو متزايد الغازية و، في العلاقات الدولية، وهو جهد لا يبدو أن تواجه الآن، في عصر الاختلالات الكبيرة و عدم الاستقرار. الخطر الحقيقي هو أن ارتفاع عداء الغرب تجاه الإسلام مع سلوكيات مماثلة، وخارج نطاق القانون. لتجنب هذا الانجراف يجب الآن على التزام الدول، سواء الدولية والمحلية، لتطوير أشكال أعلى من الحوار على الفور، دون نبذ أي احتمال غير سارة من التدخلات لاحتواء انتشار أشكال الأصولية التي قد تهدد التوازن الدقيق.
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Le persecuzioni cristiane: problema per l'occidente

Milan Refugees - Fri, 03/04/2015 - 10:23
La strage dei cristiani in Kenya, unita alle statistiche, che fanno dei seguaci del cristianesimo, i più perseguitati del mondo, impongono una seria riflessione sulle cause, soprattutto politiche, che hanno determinato questa situazione. L’identificazione con i crociati ed anche con Roma, come capitale della cristianità, divenuta simbolo da violare conquistare, non può essere analizzata soltanto sulla base di una banale contrapposizione tra islam e cristianesimo. Esistono, certo delle visioni che si basano su questa contrapposizione e spesso sono quelle anche meno rispettose delle correnti differenti all’interno dello stesso islamismo, ma questo radicalismo non nasce da una competizione sul primato religioso o sull’autenticità dei dogmi, che pure fanno parte dei principali motivi di contrapposizione teologica. Il problema maggiore deve essere inquadrato su motivi di carattere politico ed anche economico. Il cristianesimo viene identificato come lo strumento del potere occidentale, soprattutto dalle formazioni e dai governi più integralisti, ma troppo spesso anche dalle parti della società islamica più moderate. Uno dei responsabili maggiori in questo stato di cose è stato imporre, proprio da parte dell’occidente, il fenomeno della globalizzazione a livello mondiale, con gli stessi modi e tempi in territori profondamente differenti. Il tentativo di omologazione, conveniente al mondo della finanza e dell’industria, non poteva essere recepito in modo uniforme in culture con diverso tasso di sviluppo e differente attaccamento alle tradizioni locali. A questo deve essere aggiunta la gestione carente e miope delle primavere arabe, così come del tentativo di esportazione della democrazia, risultato fallimentare. In sostanza si è preteso che popoli e nazioni lontani dagli usi occidentali dei processi democratici e governati da regimi assolutistici, passassero da un giorno all’altro, senza un processo graduale a diventare cittadini consapevoli di diritti, che proprio nell’occidente sono stati conquistati in modo consapevole a prezzo di grandi sacrifici ed in tempi considerevolmente lunghi. Si è applicato, cioè, il metodo della diffusione delle merci a quello dei diritti politici, equiparando prodotti finiti ad idee, la cui elaborazione ha richiesto una maturazione della società civile lunga e laboriosa. Ciò è stato vissuto come una invasione nella sfera delle tradizioni: un goffo tentativo di limitare il peso e l’importanza delle tradizioni in società spesso ancora chiuse nel recinto tribale. A farne le spese è stata la religione cristiana, vissuta come elemento di invasione e di rottura del monopolio della religione islamica, nonostante la presenza, in alcuni casi e territori, ormai anche secolare. Da questa visione, favorita dalla incessante propaganda, unita a pesanti finanziamenti dei paesi con orientamento politico fortemente confessionale, si è sviluppata una avversione verso i culti percepiti come estranei alle consuetudini territoriali. La lettura rigida del Corano e della sua applicazione in legge materiale ha causato, per i cristiani, il fatto di diventare oggetto principale delle persecuzioni, che hanno l’intento di liberare i territori da quella che è considerata una presenza inconcepibile per le idee intolleranti degli estremisti. Per l’occidente si pongono due problemi essenziali. Il primo è quale sistema di risposte fornire al di fuori dei propri confini, considerando la assoluta mancanza di reciprocità di trattamento, anche nei paesi che politicamente sono considerati alleati, si pensi all’Arabia Saudita, che oltre a negare la libertà religiosa, in un discorso più ampio, non garantisce alcun diritto civile. Alcuni di questi stati sono considerati partner importanti ed addirittura essenziali per lo scacchiere geopolitico e per la strategia occidentale, ed in conseguenza di questo fatto si tralasciano le forme di pressione per il rispetto dei diritti, che vengono riservate, anche come forma di pressione, a nazioni considerate avverse. Ma in un quadro contraddistinto da una visione più ampia, non si può non considerare la persecuzione al cristianesimo come atto di guerra proprio ai valori occidentali; questa riflessione impone un diverso atteggiamento, anche a prezzo di scontri con paesi alleati: richiedere il rispetto delle garanzie civili dovrebbe diventare la base per intraprendere relazioni bilaterali con nazioni dove queste mancano al loro interno. Il secondo problema è come porsi in relazione con gli aderenti alla religione islamica, all’interno dei territori delle nazioni occidentali. Questo aspetto comprende sia le organizzazioni più moderate che fenomeni inquietanti come i combattenti andati ad ingrossare le fila di gruppi come lo Stato islamico. Nel mezzo vi è il problema dell’accoglienza dei profughi, sui quali diventa inevitabile operare indagini approfondite per evitare fenomeni di intrusione da parte di terroristi. Il problema , nel suo insieme è complesso, perché comprende il mantenimento dei diritti, ma anche l’esigenza di tutelarsi da aspetti sempre più invasivi e, nelle relazioni internazionali, uno sforzo che non sembra attualmente affrontabile, in un’epoca di grandi squilibri ed instabilità. Il concreto pericolo è che salga l’ostilità nei paesi occidentali verso l’islamismo con comportamenti analoghi e fuori dalla legge. Per evitare questa deriva occorre subito un impegno degli stati, sia sul piano internazionale che interno, a sviluppare maggiori forme di dialogo nell’immediato, senza scartare spiacevoli ipotesi di interventi mirati a contenere la diffusione di forme integraliste capaci di compromettere equilibri delicati.
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Il mito di Cassano “er bullo” che non può accettare il declino

Milan Refugees - Fri, 03/04/2015 - 08:49
Si può essere felici tra i vicoli di Bari Vecchia e tristi alle Maldive. Affamati al Sud e con gli occhi gonfi di lacrime in Paradiso. Con l’addio a Parma, sembra compiuto il destino di Antonio Cassano, il barese di Roma. Nonostante tutto.Giramondo perchè nessuno lo vuole. Indispensabile e sanguinario, orgoglio plebeo, semplice oltre ogni confine logico. Un vita (pallonara) sempre in bilico tra i fasti dei Cesari del pallone e una disperata Wille zur Macht caciarona che si trasforma in delirio macchiettistico da Gigi er bullo. A tocchi a tocchi la campana sona: li turchi so’ arrivati alla marina. È sgattaiolato via, presagio funesto di quanto avverrà. Lui l’ha sentita la campana suonare. Tutti gli altri no. Suonava per il Parma. Era l’ultima, definitiva chiamata. Soldi non ne sono arrivati, basta insistere. Antonio Cassano ha lasciato e, con la moglie – la pallanotista genovese Carolina Marcialis – ha atteso invano una chiamata dal calcio che conta e poi se n’è andato in vacanza. Niente poco di meno che alle Maldive. Ma non è felice, si può essere tristi anche alle Maldive. Chiedete a lui. https://www.youtube.com/watch?v=UY6T3xDGRQ0 Chi c’ha le scarpe rotte l’arisola, le mie l’ho arisolate stamatina.Era cominciato tutto un giorno, forse un giorno maledetto. Correva con un amico inseparabile tra i vicoli di Bari Vecchia. Antonio e il pallone, era fortissimo. I ragazzi più grandi – che quando si gioca in strada tendono a snobbare i piccoletti – se lo contendono. Bari Vecchia è patria di amore e odio, umanità e povertà. Non ha mai fatto mistero dell’indigenza vissuta in casa. Ma a Bari il calcio è religione e cultura. Eugenio Fascetti lo scova tra i primavera e lo lancia titolare in serie A. L’Italia impazzisce. È nata una stella, contro l’Inter. La “sua” Inter. https://www.youtube.com/watch?v=V3j9buhP6Vo Come te posso amà? Come te posso amà? Franco Sensi non scherza. Lo scudetto è stato un punto d’onore, una questione di puntiglio. Lasciare mai, raddoppiare sempre. Si gioca forte, in questi anni. I Matarrese si rifanno i bilanci con quei sanguinosi sessanta miliardi di lire pagati dalla Roma. Cassano, che sta diventando Fantantonio, finalmente assapora il calcio che conta. L’11 settembre del 2001 non lo ricorderà (solo) per l’attacco alle Torri Gemelle: esordisce in Champions addirittura contro il Real Madrid. Stringe amicizia con tanti, litiga con tutti. Prende a calci le bandierine, furioso e nervoso, capriccioso e delizioso. Un fuoriclasse con la testa altrove. Quando gli parte l’embolo diventa imprendibile. Non sono solo i difensori avversari a farne le spese. Gli arbitri ad esempio, lo sanno anche loro. Come Roberto Rosetti a cui incalzò di bovina allegoria, come direbbero Gaetano Maria Barbagli e i suoi arditi su Marte, facendogli in faccia il segno delle corna. Non è mai andato troppo d’accordo con nessuno. Ha fame, un appetito atavico. Nè pazienza nè autocontrollo. Come Tyson. Come chi s’è trovato dalla povertà alla ricchezza e ha il continuo terrore che qualcuno, prima o poi, lo venga a svegliare dal sogno. Così s’è giocato il Mondiale, e che mondiale: quello di Germania, nel 2006. Sì esco da ‘ste cancelle quarcheduno me l’ha da pagà. Con la Roma finisce male. Fabio Capello gli offre la chance della vita. Se lo porta al Real Madrid. Ma la gabbia galactica gli sta troppo stretta. In Spagna non ridono ai suoi scherzi. Capello non sopporta più la sua strabordante guasconeria. E lo sbatte in panchina. Lui gioca poco, male, ingrassa e si mette a flirtare (dice) con una quantità impressionante di donne. Un carcere dorato, ricco ma tutti lo prendono in giro. Anche in tv. La società lo spedisce in prestito gratuito a una squadra di mezza classifica in Italia. Pur di toglierselo da torno. Lui la prende male. E a Genova, con la maglia della Sampdoria, rinasce. Dal 2007 fino al 2011 scende in campo 96 volte, segna 35 gol e sforna assist in quantità industriale, fa esplodere il talento di Pazzini, esalta la squadra. Incontra la futura moglie e sembra aver messo la testa a posto. Le grandi del calcio lo vogliono e lo rimpiangono. Fino a che non si accapiglia con la buonanima di Riccardo Garrone. Intanto se lo è preso il Milan. https://www.youtube.com/watch?v=ucVKQpVeyzQ   È l’ultima chance di incidere nel calcio che conta. Il resto è storia di ieri, o quasi. La misteriosa malattia che lo blocca con i rossoneri, l’anno nerazzurro dell’Inter sabbatica di Andrea Stramaccioni, l’allontanamento d’imperio disposto da Walter Mazzarri e l’approdo a Parma alla corte di Tommaso Ghirardi che, in un paio d’anni, si trasforma. Era il “nuovo che avanza” nel calcio diventa l’uomo del fallimento del Parma. Adesso Fantantonio sta alle Maldive, si fa intervistare dai settimanali nazionalpopolari. Sente la mancanza del calcio e l’incombere della fine. Trentatrè anni, difficile rassegnarsi a dover smettere di giocare, a non leggere sul display dello smartphone i nomi “pesanti” della pedata italiana. Li aspetta perchè lui s’è sempre sentito come nella canzone: “E si de’ sfortunati stanno ar monno/ uno de quelli me posso chiamare/ butto ‘na paja a mare e me va a fonno,/ all’antri vedo er ferro galleggiare”. Bari non l’ha dimenticato e ha cercato di riportarlo al San Nicola. Lo sa anche lui che, questa, è l’unica decisione in grado di garantirgli un’uscita di scena da leggenda. Ma proprio decidersi, una volta tanto, è il problema. Soprattutto ora, che la fine incombe.  

(rassegna stampa, Barbadillo.it)

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UNA LISTA UNITARIA, FORTE, ESISTE!

Milan Refugees - Fri, 03/04/2015 - 08:33
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CENA DOMINI CARLO E LARA

Milan Refugees - Thu, 02/04/2015 - 22:43
RIFLESSIONI PASQUALI La nostra CENA DOMINI Consapevoli Inconsapevoli LIBERTA' CONOSCENZA, CONSAPEVOLEZZA Libertà=" Condizione con cui un individuo,può decidere di pensare esprimersi ed agire, senza costrizioni ricorrendo alla volontà, di ideare e mettere in atto un azione,mediante una libera scelta, dei fini e degli strumenti che ritiene utili a realizzarla. Conoscenza="E' la consapevolezza e la comprensione di fatti,verità o di informazioni,ottenuti attraverso l'esperienzao l'apprendimento (A POSTERIORI) 0vvero tramite l'introspezione(A priori) la conoscenza e l'AUTOCOSCIENZA del possesso di informazioni connesse fra di loro le quali prese singolarmente hanno un valore e un'utilità inferiore" Consapevolezza:" Percezione e la reazione cognitiva di un animale a verificarsi di una certa condizione, o di un evento. La consapevolezza non implica necessariamente la comprensione,MA FORNISCE UN MATERIALE ANCHE SE GREZZO A PARTIRE DAL QUALE anche l'uomo può sviluppare idee soggettive circa la loro esperienze,il passo successivo è quello di scoprire la forza INCONSCIA,e farla diventare CONSCIA=(ILLUMINAZIONE). L'uomo,si dice,che sia l'unico animale che può raggiungere questo stato" Personalmente non credo a questa teoria in quanto gli animali in genere credo che abbiano pure loro certe capacità.,non escludendo il mondo VEGETALE: Siamo sicuri di essere CONSAPEVOLI di tutto ciò che ci circondan ,anche del mondo Animale,Vegetale,e Minerale INCONSAPEVOLI "Sono coloro che non hanno piena conoscenza di qualcosa" e potrebbero anche essere classificati come irresponsabki,che hanno responsabilità relativamente a qualche singolo fatto=" Non sono responsabili delle prpprie azioni per infermità di mente,riferito a persone che si comportano in modo sconsiderato e da incoscienti,mettendo in pericolo anche gli altri,ciò è riferibile che alle azioni che dimostrano mancanza di senso",di responsabilità e di sconsideratezza,ed anche per Legge non potrebbero essere considerati colpevoli,ma.....Cerchiamo di non giustificare certi sorpassi in curvasono PERICOLOSI.. Analazzato ciò Stamani,sono stato invitato alla CENA DOMINI,ma impossibilitato di partecipare ,ho invitato Gesù a casa mia e spiritualmente ha detto che verrà Ho ribatito che Sono molto lontano da Lui se non frequento il Suo Vangelo e la sua CASA, ma Lui mi ha ribaditoAma,solo ama,perchè l'Amore ,è il capire,l'amore ,è il parlare ,e parlare vuol dire capire,l'amore,prima di tutto è ascoltare l'altro e l'amore è SERVIRE, e chi serve in nome mio,,vuol dire anche ,chiedere perdono,perchè del servizio siamo tutti bisognosi e tutti in questo caso saremo tutti mendicanti.Vi dovete ricordare ,cari fratelli,che la CARITA' fraterna,sarà sempre la misura della mia CRESCITA che va dalla mia Nascita alla mia Morte in Croce Pregate dunque,nel silenzio e nelle vostre solitudini,affinchè si possa diffondere il mio Amore che ho per voi,con il rinnovellarsi della Settimana Santa ,in tal modo.mi aiuterai con il contatto della mia Madre ,a far crescere il mio DONO,della Croce stessa. Ricordatevi pure,che non riesce a partecipare ,come il Cireneo ,al fardello dei poveri e degli ammalati,degli affamati e degli ignudi,non sarà mai degno di avere dei fratelli,e allora costui restera solo in un DESERTO senza OASI. Domani è VENERD^,ma non dimenticarti che i VENERDI sono tutti i giorni,Come Pinocchio si illuse che tutti i giorni erano domeniche,così il Vero Cristiano,non deve dimenticarsi che tutti i giorni è,Venerdi,e saranno VENERDI,per le cattiverie che gli uomini ,impongono agli altri uomini.. Come potrai osservare ,anche la mia Chiesa è in crisi,questo,rientra nella normalità,dal momento che mia Madre ,si è presentata,e si presenta ,anche ai giorni d'oggi ,cioè nell'era moderna,ma vostro malgrado non è tanto considerata e neppure invocata specialmente dai cosidetti Cristiani Come mai ,non è stata realizzata in quei cuori questa ,l'importanza ? e non la pregano a sufficienza? Perchè non la pregano a sufficinza ,per coloro che non la vogliono accettare?.Perchè,voi che volete essere miei seguaci,ancora non vi convincete della mia potenza? .voglio,con prepotenza AMOROSA la vostra collaborazione,che permetta a mia Madre di intervenire come intervenne la prima volta alle nozze di Cana in Galilea, spiritualizzando tutta l'umanità Ricordatevi ,che il mio Spirito sarà sempre presente ma cesserà di essere ,se non collaborate con mia Madre, Buionanotte. Cosi è finita la mia CENA DOMINE: e io e Lara ci siamo guardati negli occhi quasi lacrimosi. l
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Tenda da balcone coperto estate-inverno

Milan Refugees - Thu, 02/04/2015 - 16:56
Tenda per balcone coperto estate invernoL.300X300H:composta da tessuto in pvc Vinitex per inverno e tessuto estate Tempotest,per chiusura totale da vento e acqua ad un prezzo scontatissimo!!Compreso di montaggio e sopralluogo tecnico
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Per una Pasqua di perdono

Milan Refugees - Thu, 02/04/2015 - 16:31
Qualche giorno fa sono stato a fare una passeggiata in montagna. A un certo punto ho incontrato un gruppo di persone che discutevano. Una signora stava raccontando a un'amica di una sua confessione. La conversazione è andata più o meno così. "...e il prete mi ha detto che non mi poteva assolvere. Poteva benedirmi, ma non poteva darmi l'assoluzione." "Ah sì? E come mai?" "Perché anche se tu hai ragione, ma non fai nulla per fare la pace, sei nel peccato lo stesso. Ma io non me la sentivo di perdonare. Non dopo quello che mi aveva fatto. Ma ti pare? No no, va bene tutto ma deve essere lei a cercarmi e a chiedermi scusa. E allora gli ho detto: va bene, mi benedica, ma io non me la sento di perdonarla." Siamo ancora nel Sabato Santo della storia, e a volte torniamo anche al Venerdì. Ringraziamo il Cristo per l'esempio del perdono fino al supremo sacrificio. Ringraziamo il Signore perché esistono tante persone capaci di perdono. Ringraziamo il Signore perché esistono pastori che non hanno paura di annunciare la verità, anche quando non piace. Preghiamo perché sempre più cristiani riescano a vivere secondo il Vangelo. Buona Santa Pasqua.
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USA ed Iran faticano a trovare un accordo

Milan Refugees - Thu, 02/04/2015 - 16:00
Scaduto il termine del 31 marzo, le trattative per raggiungere un accordo tecnico per la questione del nucleare iraniano, vanno ancora avanti nella speranza di trovare un risultato soddisfacente per tutte le parti. Tuttavia Teheran fornisce la sensazione di mettere in pratica una tattica che punta al logoramento, puntando sulla necessità della casa Bianca di avere una soluzione a tutti i costi. Obama teme la giornata del 13 aprile, quando il Congresso americano, a maggioranza repubblicana, tornerà a riunirsi: se in questo frangente l’esecutivo statunitense non presenterà i termini di un accordo, potrebbe diventare concreta la possibilità di un inasprimento delle sanzioni contro l’Iran, determinando un aggravamento delle relazioni tra i due stati, che stavano vivendo un momento di netto miglioramento. Se questa eventualità dovesse verificarsi, per Obama sarebbe un fallimento diplomatico di grande entità, che costringerebbe a rivedere la politica estera americana nel medio oriente, soprattutto nella guerra contro lo Stato islamico. Le dichiarazioni del Segretario alla Difesa degli USA, Ashton Carter, sembrano non avere migliorato la situazione, alimentando seri dubbi sulla reale possibilità di giungere ad un accordo positivo. Secondo l’esponente del governo di Washington, che, quindi, si deve presumere, parlava con l’assenso di Obama, tra le altre opzioni, in caso di mancato raggiungimento dell’accordo, vi è anche l’opzione militare degli Stati Uniti contro l’Iran. Questa possibilità deve essere comunque ritenuta remota, finche l’attuale presidente siederà alla Casa Bianca, la politica estera di Obama subirebbe una clamorosa svolta interventista in totale contraddizione con la condotta fino ad ora seguita. La dichiarazione del Segretario alla Difesa, deve essere, piuttosto letta, come un avvertimento a favore dei sentimenti del partito repubblicano ed anche di alcuni alleati, tra i quali Israele ed Arabia Saudita, che si sono dimostrati nettamente contrari all’accordo sul nucleare, considerato un occasione per Teheran di diventare una potenza regionale con maggiore peso politico e militare. Gli effetti delle dichiarazioni del responsabile della difesa americana, tuttavia, non potranno sortire effetti benefici sugli iraniani e sulla fiducia che questi vorranno accordare a Washington, come le dichiarazioni ufficiali hanno già fatto intendere; si tratta però di un rischio calcolato, dove i benefici immediati sul fronte interno e sugli alleati più riottosi, vengono considerati maggiori dei costi sollevati da Teheran. Gli iraniani, infatti, aldilà delle dichiarazioni di circostanza, hanno ancora tutto l’interesse affinché le sanzioni vengano eliminate, per fare ripartire una economia con grandi potenzialità, che resta bloccata soltanto per la presenza di certezze sul fatto che l’energia atomica sarà usata solo per scopi civili. Le dichiarazioni ufficiali parlano di ottimismo e la distanza pare più politica, rispetto agli argomenti tecnici. Un punto importante è il meccanismo studiato dagli USA e dall’Europa, che potrebbe prevedere un ritorno automatico delle sanzioni, nel caso di applicazioni militari della tecnologia nucleare da parte dell’Iran. L’atteggiamento più morbido è quello di Cina e Russia, che per ragioni diverse si sono dimostrate meno rigide degli USA. Pechino adatta la sua politica estera alle sue necessità economiche, in questo caso rappresentate dalla possibilità di accedere ai giacimenti di gas iraniano, Mosca, al contrario, cerca nuove alleanze per rompere l’isolamento internazionale; fra l’altro Iran e Russia sono già in accordo sulla difesa di Assad, di cui restano i principali partner internazionali. Alcuni analisti hanno legato in maniera troppo stretta la sorte dei negoziati con la lotta al califfato, in questa analisi vi è una parte di verità, nel senso che una soluzione soddisfacente per le parti fornirebbe un impulso maggiore alla collaborazione militare sul terreno, ma è anche vero, che l’intervento iraniano sarebbe comunque avvenuto a protezione della popolazione sciita. In questo momento delicato, sia delle trattative, che della guerra allo Stato islamico, sembra più utile per Teheran e Washington lasciare le due cose separate, per convenienza comune; ma dal punto di vista generale, sia politico, che economico, per entrambi i paesi resta una priorità trovare una via di convivenza che permetta di lasciare alle spalle troppi anni di conflitti.
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Berlusconi: la vendita del Milan ai cinesi è cosa fatta

Milan Refugees - Thu, 02/04/2015 - 13:46
Se ne parlava da un po’ ma adesso pare che l’affare sia andato in porto. Per il presidente Silvio Berlusconi “la vendita del 75% del Milan ai cinesi è cosa fatta”. L’ex premier lo va ripetendo da giorni nei suoi incontri privati, e vi ha fatto accenno anche due sere fa a Palazzo Grazioli, incontrando i rappresentanti delle comunità italiane all’estero. A loro ha raccontato – come riporta il sito Calcioweb – che la trattativa è ormai chiusa, anche se serve ancora qualche mese per limare i dettagli. Berlusconi avrebbe ottenuto la garanzia che alla figlia Barbara resti il posto di amministratore delegato della società. Il costo dell’affare? Ammonta, sempre secondo indiscrezione, a un miliardo. Due settimane fa il Sole 24 Ore aveva elencato i possibili acquirenti del Milan, tra cui “il conglomerato cinese Dalian Wanda, fresco di acquisizione del pacchetto di maggioranza di Infront (la società che gestisce i diritti tv del campionato italiano). Il presidente Wang Jianlin, scriveva il quotidiano di Confindustria, ha dichiarato di avere a disposizione ancora 1 miliardo di liquidità da investire, esattamente il valore del Milan secondo Berlusconi. Ma questa valutazione è considerata eccessiva e in più Wanda chiede di avere voce in capitolo sul progetto del nuovo stadio del Portello”.  

(rassegna stampa, Secolo d'Italia)

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Bambou Price en concert au nom du père

Afriquechos Magazine Interculturel - Mon, 19/01/2015 - 12:51
Le chanteur Bambou Price|

Les recruteurs venus le superviser pour l'amener en Europe sont repartis du Cameroun sans lui parce que le jeune footballeur Mbamba Motto, malade, ne pouvait montrer son talent. Et c'est Samuel Eto'o, plus jeune qui partira avec ces agents. Plus tard, le très prometteur joueur débarque au centre de formation du FC Nantes en plein hiver. Le froid martyrise les pieds de la pépite camerounaise qui ne peut s'exprimer. Fin d'un rêve. Alors qu'il aurait pu déprimer et s'enfoncer, Bambou va entamer une reconversion surprenante. Des centaines de feuilles blanches vont être noircies des chansons qu'il écrit à n'en point finir. Personnalité très ouverte, il va même intégrer un orchestre congolais et s'y sentir à l'aise. Bluffant, Mbamba Motto vient de sortir un album solo avec le nom d'artiste : Bambou Price. Y figure une superbe chanson, la meilleure de l'opus, bouleversante et captivante qui rend hommage à son père Motto Pierre. Le samedi 24 janvier 2015, à la Maison de Quartier des Dervallières de Nantes, le chanteur camerounais sera au cœur d'une soirée d'hommage à ce père assassiné dans la nuit du 24 au 25 janvier 1989. Au programme également DJ Lorenzo Madiba, l'Alchimiste.

Au hasard d'une interview dans l'émission « Chemins d'Afrique » sur Jet FM le 13 novembre 2014, Bambou Price avait révélé une profonde blessure dans un propos entrecoupé des sanglots : « Mon père est décédé, il y a 24 ans, j'avais à peine 10 ans et je souffre de ne pas connaître un seul de ses amis ou quelqu'un qui puisse me parler de lui, de ce qu'il était, de comment il était ». Touché, un groupe de Congolais décide de rendre hommage au disparu afin d'aider le fils à avancer. L'initiative va fédérer : Niclette Duama accepte d'assurer la production exécutive, DJ Lorenzo Madiba l'animation de la soirée et Huguette Eluka le plaisir des papilles.

« Même s'il n'y aura qu'une seule personne dans la salle… »

Cette soirée hommage a été préparée en secret, à l'insu de Bambou Price. Lorsque le 2 janvier 2015, la fine équipe d'organisation lui présente le projet et l'affiche, le chanteur fond en larmes et étale sa joie : « C'est mon plus beau cadeau de Noël. 25 ans après, mon père est enfin honoré ». Le lendemain, il se fend d'un coup de fil à sa mère au Cameroun. Prise d'émotion, elle laisse tomber le téléphone et se met à chanter des cantiques religieux. Et pour assurer une plus large communion lors de cet hommage, l'entrée à la soirée sera gratuite. Bambou qui va se produire, prévoit de présenter un répertoire très large qui ira des oeuvres de Christophe Maé, Lokua Kanza, Fally Ipupa jusqu'à ses propres chansons et promet : « Je serai à fond même si ce jour-là il n'y aura qu'une seule personne dans la salle. »|Botowamungu Kalome (AEM)

Le chanteur Bambou Price|
Le DJ Lorenzo Madiba en compagnie du chanteur Kavenah de System A|Photo : AEM
a productrice exécutive Niclette Duama à gauche sur la photo|Photo : AEM
Huguette Eluka qui va s'occuper de la partie gastronomique de la soirée en compagnie de son mari Anto Nzola "Coach Mourinho" |Photo : AEM

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Angola : CASA-CE va se muer en parti politique en 2016

Afriquechos Magazine Interculturel - Mon, 19/01/2015 - 12:24
Le leader de CASA-CE Abel Chivukuvuku.

La coalition CASA-CE a réaffirmé son intention de se transformer en un seul parti politique, ce qui devrait entraîner la dissolution des partis membres. Un congrès constitutif est prévu, à cet effet, pour 2016. À l'issue de cette rencontre la nouvelle formation politique se fera enregistrer auprès de la Cour constitutionnelle sous une nouvelle appellation, a précisé le leader de cette coalition, Abel Chivukuvuku.

L'un des objectifs de cette fusion a été donné par le vice-président de CASA-CE , Lindo Bernardo Tito : les « quatre petits partis politiques de la coalition vont fusionner en un parti politique en vue de participer à la course électorale de 2017 ».|Jossart Muanza(AEM)
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Koffi Olomidé : le concert de Luanda reporté au 18 janvier

Afriquechos Magazine Interculturel - Tue, 13/01/2015 - 07:39
Le chanteur congolais Koffi Olomidé avec le producteur Paulo Tudilo à Luanda|Janvier 2014

Sur décision des autorités administratives de la ville de Luanda, le concert de Koffi Olomide prévu pour le 10 janvier dernier au ciné Atlântico, une salle de 1.500 places, a été annulé et reporté au dimanche 18 janvier.

Cause de ce report selon le général José Tavares Ferreira, qui est à la tête de la commission administrative de la ville de Luanda : une demande tardive d'autorisation de la part des organisateurs auprès de l'autorité urbaine. Les organisateurs n'auraient pas ainsi respecté la réglementation sur l'organisation des spectacles et divertissements publics qui exige notamment la mobilisation des policiers et des pompiers pour sécuriser l'événement.

Via une vidéo diffusée sur youtube Paulo Tudilu, coproducteur du concert, soutient que le nombre des billets pré-vendus et la mobilisation des mélomanes pour ce concert seraient à l'origine de l'annulation du concert du 10 janvier par la police qui aurait craint d'éventuels débordements.|Jossart Muanza (AEM)

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Angola : la chasse aux sans-papiers vivement critiquée à l'étranger

Afriquechos Magazine Interculturel - Mon, 12/01/2015 - 12:39
De nombreux étrangers tentent de gagner l'Angola par voie maritime et de s'y installer clandestinement

Une opération d'identification à grande échelle menée à Luanda et dans 17 autres villes angolaises entre le 19 et le 20 décembre derniers, s'est soldée par l'interpellation de 3'45 personnes de 35 nationalités différentes. 884 étrangers en situation irrégulière ont ensuite été gardés en détention. Les autorités angolaises affirment que le contrôle de l'immigration constitue une des priorités pour 2015 ainsi que la lutte contre la fabrication de faux dollars par des réseaux organisés, le trafic de drogues et de diamants.

La police nationale angolaise, par la voix de son commandant en second Paulo de Almeida a évoqué récemment à Luanda la présence de plus d'un demi-million d'immigrants illégaux sur le sol angolais considérant la situation comme une « invasion silencieuse ».

Pour appréhender les étrangers en situation irrégulière, les maisons ont été fouillées, des personnes arrêtées dans la rue ou sur leur lieu de travail. Et même des imams ont été arrêtés dans les mosquées, affirment des témoins cités par la presse locale. Chaque semaine, selon les chiffres pour 2014 du Service de Migration et des Étrangers (SME ), ce sont plus de 1'000 immigrants illégaux qui sont expulsés de ce pays .

Parmi les personnes interpellées, de nombreux ressortissants guinéens. À ce propos, Sanoussy Bantama Sow, le ministre délégué aux Guinéens de l'étranger, qui a annoncé que le gouvernement de son pays envisagerait de porter le « débat sur l'immigration de ses compatriotes vers l'Angola au plus haut niveau ». « À ce jour, ils ont libéré 2'161 personnes sur les 3'045 interpellées... » rappelle Sanoussy Bantama Sow qui s'appuie sur des chiffres fournis par la représentation diplomatique de son pays à Luanda. Après les Congolais, les Guinéens constituent la seconde communauté étrangère en Angola, essentiellement active dans le petit commerce.

Vives critiques à travers le continent

Premier pays à réagir : la Chine qui compte une forte communauté d'immigrés en Angola et qui a demandé aux autorités angolaises de « garantir effectivement les droits et intérêts légitimes des ressortissants chinois et de traiter adéquatement et rapidement cette affaire selon la loi. » Plusieurs organisations africaines et la Fédération internationale des droits de l'homme (FIDH) ont, pour leur part, dénoncé le sort réservé à des milliers d'immigrés ouest-africains raflés dans les rues et rassemblés dans un centre de détention. « Les autorités angolaises se sont engagées dans une nouvelle opération de lutte contre l'immigration clandestine qui s'apparente à une véritable traque aux migrants », ont dénoncé huit organisations guinéenne, maliennes, mauritanienne et sénégalaise de défense des droits humains. Outre ces interpellations, ces organisations de défense des droits humains ont jugé « cruelles, inhumaines, humiliantes et dégradantes » les conditions de détention des immigrés clandestins, dénonçant également « des pratiques d'extorsion et de racket. » L'organe de presse Mali Actu est allé même jusqu'à titrer « Massacres de Ouest-africains en Angola Ça suffit !!! »

Amnesty International, tout comme, la Fédération internationale des ligues des droits de l'homme (FIDH) a également réagi en demandant aux autorités angolaises « de mettre immédiatement un terme aux pratiques d'arrestation et de détention arbitraire perpétrées par les forces de sécurité ».|Jossart Muanza(AEM)

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Angola : reprise de la production agricole à Mucoso

Afriquechos Magazine Interculturel - Mon, 12/01/2015 - 11:39
Une vue partielle du périmètre irrigué de Mucoso|

Considéré comme l'un des plus importants projets agricoles en Angola, le périmètre irrigué de Mucoso situé à 20 km de Dondo, dans la province de Kwanza Norte, vient d'être inauguré par le ministre angolais de l'Agriculture Afonso Pedro Canga. Après des travaux de réhabilitation pour un coût de 11 millions d'euros, l'objectif visé est d'assurer, dès ce mois, la production de fruits et de légumes sur une surface initiale de 500 hectares.

Le projet englobe également la construction des habitations pour les techniciens, l'aménagement des aires de service et l'installation d'autres équipements de soutien destinés notamment à assurer l'approvisionnement en eau potable. Les travaux réalisés, par la société espagnole INCATEMA, concernent également la remise en état de 20 km de route en vue de faciliter la circulation des personnes et des machines agricoles.

Le projet devrait permettre la création, dans un premier temps, de 80 emplois dans cette ferme agricole dotée de chambres froides destinées au stockage des produits.

La part de l'agriculture angolaise est estimée à 12,3 pour cent du produit intérieur brut (PIB) soit légèrement au-dessus des prévisions de 11,9% pour 2014, mais de très loin inférieure aux chiffres de l'année précédente où une augmentation de 42,3% avait été enregistrée. Les exploitations familiales, avec environ 2,5 millions de ménages, représentent plus de 80% de la production de cultures alimentaires de base (céréales, tubercules, les légumes) et disposent aussi des plus grands effectifs du bétail du pays.|Jossart Muanza(AEM)

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CAN 2015 : calendrier des matches, groupes et résultats

Afriquechos Magazine Interculturel - Wed, 07/01/2015 - 21:41
Le Trophée de la CAN Orange. Photo : © AFP La Coupe d'Afrique des nations (CAN) 2015 débute le 17 janvier. Consultez le calendrier complet et les résultats des matches de la compétition qui s'achèvera le 8 février en Guinée Équatoriale.>>>>>
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Angola : Sébastien Desabre, nouvel entraîneur de Recreativo Libolo

Afriquechos Magazine Interculturel - Wed, 07/01/2015 - 16:22
Sébastien Desabre, entraîneur professionnel de football

Le Français Sébastien Desabre vient de signer pour une saison au poste d'entraîneur du club Recreativo Desportivo Libolo en remplacement de l'Angolais Miller Gomes. Le nouvel entraîneur, âgé de 38 ans, vient d'entamer sa mission auprès des champions angolais en titre actuellement en stage au Portugal. Avant son arrivée en Angola, le technicien français est passé par ASEC Mimosas (Côte-d'Ivoire) et Coton Sport de Garoua (Cameroun) avec lequel il a remporté le titre de champion national en 2013. Son dernier club était l'Espérance de Tunis avec lequel il a remporté le championnat tunisien.

Pour rappel, le Recreativo Desporto Libolo a terminé le championnat angolais avec 69 points avec une seule défaite en 30 matches disputés, 39 buts marqués et 13 encaissés. Au cours des quatre dernières saisons, le club a été sacré trois fois champion. Le club n'a pas pu, cependant, conserver son entraîneur Miller Gomes qui a fait le choix d'aller passer des diplômes des niveaux III et IV en vue de pouvoir exercer en Europe où il aurait des propositions notamment au Portugal. Selon un communiqué du club, la direction s'est même engagée à prendre financièrement en charge une partie substantielle de cette formation.|Jossart Muanza(AEM)
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Brazzaville a réveillonné avec Jossart N'Yoka Longo et Zaïko Langa Langa

Afriquechos Magazine Interculturel - Tue, 06/01/2015 - 11:22
Le groupe Zaïko Langa Langa lors de leur production à la salle des banquets de l'hôtel Ledger Plaza Maya-Maya|Photo : Zaïko L.L.

C'est à l'hôtel Ledger Plaza Maya-Maya et au Palais des Congrès à Brazzaville l'orchestre Zaïko Langa Langa a réalisé la jointure entre les années 2014 et 2015. Mercredi, le 31 décembre 2014, aux environs de 23 heures, l'orchestre Zaïko est monté sur le podium où les premières notes ont retenti dans la salle des banquets du Ledger plazza. Avec un répertoire musical très varié remettant à flots des tubes comme Lisapo, Toli Kolumpé, Makanzi, Fonsi, 2015 s'annonce sous de meilleurs auspices.

À minuit, l'orchestre a marqué une pause afin de permettre au public d'échanger les voeux. Ensuite, le tour est venu à Jossart N'Yoka Longo, de monter au créneau. Il a présenté ses vœux aux mélomanes présents et aux amis avant de mettre la machine musicale en branle, appuyée à l'animation par Doudou Adoula, jusqu'au-delà de 3 heures du matin. Ravi, Maher Gedahoui, directeur général du Ledger Plazza Maya-Maya, déclarait à Sec Emma, le secrétaire administratif et financier de Zaïko : « Quand on a un orchestre comme Zaïko, qui a des professionnels disciplinés, il n'y a pas de soucis à se faire… ».

Le lendemain, l'orchestre était programmé sur l'Esplanade B du Palais des Congrès, en face du Parc zoologique. Aux environs de 21 heures, en plein air, où les mélomanes ont répondu massivement à l'invitation du producteur Beethoven Yombo Pella Germain, patron du label GPY. Cette deuxième production a drainé une immense foule. Les musiciens de Zaïko, ont donné le meilleur d'eux-mêmes. Ils étaient très habiles et bien vêtus. Jossart N'yoka Longo, tenue décontractée et casquette blanche sérigraphiée 2015, était dans une forme éblouissante, dégageant une synergie scénique incroyable avec ses musiciens. Les rideaux sont tombés à 2h40' du matin, par la chanson anthologique Fièvre Mondo.

Ce deuxième concert marquait également la réconciliation entre le groupe Prozal (Production Zaïko Langa Langa) et le groupe GPY-Very Strong. Les deux groupes ont entretenu des relations tumultueuses depuis 1992. Et la dernière production de Beethoven avec Zaïko remonte au 31 décembre 2001. Cette année-là Zaïko avait presté sur la même scène avec l'Afrisa-International du Seigneur Rochereau Tabu Ley, à l'hôtel Olympic-Palace de Brazzaville. Des problèmes internes liés à ces deux groupes avaient surgi et persisté, assombrissant leurs relations.
Beethoven a une grande expérience des prestations scéniques, sur les deux Congo (RC et RDC). Il a acquis son expérience auprès du défunt Adam Dambet Zembe, un grand ami de l'orchestre Zaïko (Un des fondateurs du Fan Club Zaïko de Brazzaville, en 1971), producteur tourneur dans les années 80. En perspective, des projets de production interurbaines et interdépartementales.

Aimé Makiza(pour AEM), Brazzaville, Congo

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À l'hôtel Ledger Plaza Maya-Maya

Zaïko Langa Langa lors du dîner-concert à l'Hôtel Ledger plazza|Photo : Zaïko L.L.
Zaïko Langa Langa lors du dîner-concert à l'Hôtel Ledger plazza|Photo : Zaïko L.L.
Zaïko Langa Langa lors du dîner-concert à l'Hôtel Ledger plazza|Photo : Zaïko L.L.
Zaïko Langa Langa lors du dîner-concert à l'Hôtel Ledger plazza|Photo : Zaïko L.L.
Une vue de la salle des banquets de l'Hôtel Ledger Plazza|Photo : Zaïko L.L.
A l'avant plan : Yha Nyoch et Lola Mwana ; à l'arrière Micho Ben, Tshotsho et Augusto|Photo : Zaïko L.L.
Doudou, Vaugerard, Yha Nyoch et Serge|Photo : Zaïko L.L.
Une vue du public lors du dîner-concert de l'hôtel Ledge Plazza|Photo : Zaïko L.L.
Les mélomanes sur la piste de danse|Photo : Zaïko L.L.
Alain, Doudou (animateurs), Vaugerard, Nyoka Longo, Serge et Lady (chanteurs)|Photo : Zaïko L.L.
Lola Mwana, Alain, Doudou, Vaugerard, Yha Nyoch et Serge|Photo : Zaïko L.L.
L'ambiance dans la salle|Photo : Zaïko L.L.
Debout : Serge, Micho Ben, Lady, Lola Mwana, Doudou Adoula, Alain et Vaugerard, Accroupi : Yha Jossart N'Yoka Longo|Photo : Zaïko L.L.

Au Palais des Congrès de Brazzaville

Palais des Congrès de Brazzaville : Le bassiste Bijoux, le guitariste Nganga et le ngonguiste (clochiste) Guy Binga|Photo : Zaïko L.L.
Palais des Congrès de Brazzaville : Les animateurs Alain et Doudou Adoula et le chanteur Vaugerard|Photo : Zaïko L.L.
Guy Binga Mandungu, Jossart N'Yoka Longo et Lola Mwana|Photo : Zaïko L.L.
Jossart N'Yoka Longo s'éclate|Photo : Zaïko L.L.
Sur la scène du Palais des Congrès de Brazzaville|Photo : Zaïko L.L.
Une démonstration du Moellon par Adoula Monga, sous le regard amusé de Vaugerard et l'impulsion de l'animateur Alain|Photo : Zaïko L.L.
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Ango Stars : concert reporté

Afriquechos Magazine Interculturel - Wed, 24/12/2014 - 10:40

Le concert du groupe Ango Stars initialement prévu pour ce samedi 27 décembre vient d'être reporté à une date ultérieure. Une nouvelle date sera annoncée dans les prochains jours. Le producteur de ce concert précise que les billets pré-vendus restent valables.

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Nduleawards 2014 : Le Karmapa, Tatiana Cruz, Papa Wemba, Lutumba, Olivier... récompensés

Afriquechos Magazine Interculturel - Wed, 24/12/2014 - 07:50
Le chanteur Olivier de Wenge Musica M.M. lauréat du prix de la meilleure voix masculine

L'Hôtel Ledya de Matadi a accueilli les 17, 18 et 19 décembre derniers, la 6ème édition des Nduleawards qui a consacré notamment les chanteurs Le Karmapa, Papa Wemba, Olivier, la chanteuse Tatiana Cruz qui évolue aux côtés de Le Karmapa, le poète Lutumba... pour ne pas les citer tous.

Sans surprise, la palme de la meilleure chanson de l'année a été décernée au titre Monsieur le Député (tiré de l'album Le Millionnaire) de Le Karmapa, qui, dans cette catégorie, était en compétition avec Chasse à l'homme de Papa Wemba, Yuma de Jean Goubal, Original de Fally Ipupa et Love story de Laurette la perle (qui est une reprise de la chanson Beyanga de Mbilia Bel). Alors que Tatiana Cruz a reçu le trophée de la meilleure voix féminine devant Cyndi le coeur, MJ 30 Fahida, Nadège et Laurette la perle, dans la catégorie meilleure voix masculine un jeune prodige de Wenge Musica MM, Olivier, a surclassé Papa Wemba, Ferre Gola, Fr. Athoms et Mike Kalambay. Bien qu'ayant plutôt du mal à décoller, le dernier album en date de Papa Wemba, Maître d'école, a tout de même valu à ce chanteur le prix du meilleur album de l'année devant Normes de Jean Goubal, Love story de Laurette la perle, Le Millionnaire de Le Karmapa et Encore et toujours du Poète Lutumba Simaro. Ce dernier, qui se trouve actuellement en séjour médical en France, a été gratifié du « prix Merci l'Artiste », tandis que le « prix de l'Immortalité » a été attribué au chanteur Kester Emeneya décédé en février 2013. Et pour cette circonstance, son ancien poulain, Patou Ziana a émerveillé l'assistance lors de cette cérémonie en interprétant, avec l'accompagnement du groupe Victoria Eleison, quelques classiques de son mentor dont Cigarette, Pesa préavis, Daisy...

Deux artistes ont été doublement récompensés : le chanteur Moise Mbiye avec la chanson Eben-Ezer sacrée meilleure chanson gospel et l'album Champion, meilleur album gospel, tout comme la chanteuse Claudia Bakisa qui s'est vue décerner le prix du meilleur clip vidéo pour sa chanson Destin et le prix de la Diaspora. Mention spéciale au célèbre rappeur Lexxus Legal qui, pour la troisième fois, a raflé le trophée du meilleur artiste hip-hop.

Autres récompenses décernées : le prix de la paix au Président angolais José Eduardo dos Santos, celui du meilleur mécène à Grevi Mfutila, le prix des médias au journal Force des fans, le prix du meilleur événement culturel à la soirée Biso 2014 organisée par la chaîne de télévision B-One. L'entraîneur de Vita Club, Florent Ibenge a eu le mérite de recevoir le prix du sport, alors que le prix de la révélation de l'année est revenu à Isso Motema.

La province du Bas-Congo qui abritait les Nduleawards s'est particulièrement distinguée avec le rappeur NMB, lauréat du prix du meilleur chanteur de la province, le groupe Rio des Djikas, prix du meilleur groupe musical du Bas-Congo et l'agence Gecotrans, meilleure agence en douane.|Jossart Muanza(AEM)

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Le Karmapa, lauréat du Prix de la meilleure chanson de l'année
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DJ Lorenzo Madiba : un alchimiste adulé, mais à l'étroit

Afriquechos Magazine Interculturel - Tue, 23/12/2014 - 09:17
DJ Lorenzo Madiba|Photo d'archives

Sur la cinquantaine de week-ends de l'année, moins d'une dizaine seulement échappent aux sollicitations de ces familles qui ne jurent que par le DJ Lorenzo Madiba pour animer leurs fêtes d'anniversaire ou de mariage. Souvent à Nantes et de plus en plus au-delà : des villes françaises mais également belges, hollandaises et allemandes. Un rayonnement porté par le bouche à oreille mais qui est loin de représenter le graal pour ce passionné du son : « Je ne renie pas ce genre de soirées, mais le cœur du métier d'un DJ c'est mixer et ça, ça me manque ». Alors que l'étendue de sa clientèle aurait pu constituer un costume ample et magnifiant pour lui, Lorenzo ne peut contenir sa soif inextinguible de mêler, tel un alchimiste, les sons pour leur en tirer ce qu'ils ont de magique.

L'autorité paternelle, la surveillance étroite de ses grand-frères n'y ont pu rien faire ; l'étonnante passion précoce du jeune Laurent a vaincu toutes les résistances : « L'école était la priorité absolue pour mon père, je me pliais à sa volonté, je révisais mes cours et aussitôt après, je m'enfermais dans la chambre et je passais le reste de la soirée, le casque scotché aux oreilles pour m'imbiber des musiques ». À l'adolescence, plus personne ne pouvait brider cette passion, le pater dut assouplir sa fermeté et les grand-frères entreprirent de l'accompagner dans cette voie. Le jeune affranchi saisira au vol le succès planétaire de Michael Jackson pour réaliser, dans son quartier, ses premières productions, des concours de smurf et du funk.

Une oreille musicale précoce

C'est un peu sur le tard que Lorenzo va découvrir et s‘intéresser à la musique congolaise. Alors que les jeunes ne jurent que par les Zaïko, Papa Wemba, Koffi Olomide… c'est par les classiques de Tabu Ley, Franco, Abeti Masikini qu'il s'imprègne de cette musique. C'est la naissance d'une culture musicale éclectique qui va le conduire très régulièrement chez un oncle qui possédait une collection impressionnante. Plus tard, il succombera comme les jeunes de sa génération à la vague Wenge Musica. Bien que jeune mélomane, Lorenzo va se montrer déjà très attentif sur la qualité du son des chansons congolaises : « Je trouvais le son pas assez travaillé. Je me disais : Tiens là, j'aurai pu monter le son de tel instrument, baisser celui de tel autre… »

L'appel du grand large

Son diplôme d'État (l'équivalent du bac) en poche, Lorenzo monte une petite boîte de production avec des potes. À des concours de danse dans les quartiers vont succéder des soirées et concerts pour étudiants. La petite bande va migrer en Afrique du sud, le temps d'affronter quelques âpres réalités et de revenir au pays. Juste le temps d'un court répit, Lorenzo reprendra son baluchon destination la France où il reprendra du service sur conseil de son épouse Mère Vivi comme l'appellent affectueusement les Congolais et Angolais de Nantes. Depuis, DJ Lorenzo Madiba est toujours à l'affût du matériel et de la technologie dernier cri en matière de son et lumière.

Alors qu'il est consacré et collectionne moult surnoms et superlatifs, Lorenzo veut reprendre avec les mix et sévir concurremment dans les discothèques où, estime-t-il, « le DJ est véritablement dans son élément, car ce métier c'est plus que passer les chansons les unes après les autres ».|Botowamungu Kalome (AEM)

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