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Verità e giustizia per Musa Balde. Difendiamo l’umanità, reagiamo al razzismo assassino

Verità e giustizia per Musa Balde

Difendiamo l’umanità, reagiamo al razzismo assassino

Musa Balde cercava accoglienza e ha trovato razzismo in questo Paese. Cercava la vita e ha trovato la morte. La vicenda di questo giovane di 23 anni proveniente dalla Guinea ci tocca il cuore e ci fa rabbia per l’ingiustizia subìta che l’ha portato al suicidio.

Prima è stato picchiato selvaggiamente, malgrado le proteste di alcune persone presenti. Gravemente ferito, è stato portato all’ospedale e poi dimesso per essere rinchiuso in un Cpr (centro per il rimpatrio) perché non aveva i documenti in regola. Qui, sotto il peso della violenza subita e della paura di essere espulso, si è tolto la vita. Nessuno, nelle istituzioni, gli ha dato una mano quando ne aveva bisogno. Anzi, i criminali razzisti che lo hanno picchiato sono stati lasciati liberi, mentre lui è finito rinchiuso. Neanche i testimoni del pestaggio e il video girato da uno di loro hanno scosso gli inquirenti.

È morto così un giovane che era anche una persona sensibile, e impegnato in manifestazioni antirazziste.

Diciamo no al razzismo: quello che emerge tra la gente cattiva e vigliacca e quello che promuove direttamente lo stato. Infatti, come è successo a Musa, essere senza documenti è un reato per la legge di quello stato che crea difficoltà e tragedie, fino alla morte delle persone. È quello che succede nel mar Mediterraneo, dove nostri simili trovano la morte mentre il governo italiano, d’accordo con i torturatori libici, nega i soccorsi. È quello che avviene nelle campagne o nelle fabbriche dove l’immane sfruttamento s’intreccia a violenze di ogni tipo. È quello che avviene giorno per giorno nelle questure dove anche rinnovare un permesso di soggiorno è impossibile, o anche solo ottenerne uno come nel caso dell’ultima falsa regolarizzazione.

Sosteniamo le reazioni dei compagni di prigionia di Musa, che hanno manifestato all’interno del Cpr, dei suoi amici, e delle persone e delle realtà organizzate che si stanno schierando per la chiusura dei centri di espulsione.
Facciamo appello alla gente solidale, ai fratelli e sorelle immigrati: è ora di dire basta! Uniamoci, combattiamo il razzismo per la fratellanza, la solidarietà e per una vita migliore.

- Accoglienza umana per tutte e tutti: chiudiamo i centri di espulsione
- Sanatoria generalizzata senza condizioni

26/05/2021

Associazione antirazzista interetnica “3 Febbraio”
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