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Solidarietà con i rifugiati di Milano aggrediti

Nessuna sicurezza senza solidarietà

La notte del 29 ottobre un uomo armato di taglierino in circostanze sospette ha aggredito Paulos, portavoce della lotta dei rifugiati che da 6 mesi lottano e chiedono, accoglienza dignitosa e protezione. Protezione umanitaria internazionale che viene negata nei fatti dal comune di Milano costringendo i profughi a dormire per la strada.
L’aggressione è avvenuta in piazza Oberdan mentre i rifugiati dormivano e solo grazie alla loro reazione si è evitato il peggio. Ancora una volta la solidarietà impedisce un atto criminale, a dimostrazione che la propria sicurezza non si costruisce con i militari per le strade.
Ma responsabile di questa aggressione è anche il comune di Milano che continua a negare strutture di accoglienza adeguate, rendendo la protezione umanitaria una parola vuota, costringendo a dormire per la strada i rifugiati, che rifiutano i dormitori perché luoghi di degrado, dove aggressioni e furti sono frequenti e non c’è una tutela sufficiente. Contro questa grave aggressione c’è bisogno di reagire costruendo solidarietà e autodifesa per fermare chi inneggia alla violenza e alimenta un clima di odio e razzismo nei quartieri come i commercianti di Corso Buenos Aires.
Per questo rivolgiamo ancora una volta un appello a tutti gli antirazzisti e alla gente comune solidale a reagire e sostenere i rifugiati che continuano a lottare da 6 mesi per una vera accoglienza umana dignitosa.
Per costringere il Comune di Milano a rispondere alle richieste dei rifugiati e contro le bugie e le false promesse annunciate su Tv e giornali, continueremo a promuovere iniziative di lotta pacifiche che suscitino accoglienza e solidarietà a questa lotta che ne è simbolo.