Home

Speculazioni nei centri di accoglienza, altre strutture chiuse in provincia di Avellino

Cari amici e amiche,
la protesta dei profughi in provincia di Avellino porta alla chiusura dei centri di accoglienza in cui erano ospitati. Come nelle nostre ultime lotte: a Terzigno (NA), a San Giuseppe vesuviano (NA), con i minorenni contro le indegne condizioni in cui vivevano nelle strutture dell'ARCI Napoli di Casoria (NA), anche qui emerge l'affarismo e la disumanità di chi specula sulla pelle degli immigrati.
Siamo sempre più convinti che il protagonismo dei profughi, l'unione della gente solidale per la verità e la giustizia, per l'accoglienza e la dignità sia una strada da per seguire con convinzione.

In allegato, il nostro volantino.

Associazione Antirazzista Interetnica "3 Febbraio" – Napoli
Web: www.a3f.org - Mail: napoli@a3f.org
Tel: 3465708065.
Twitter: @Ass3Febbraio ; FaceBook: Ass3Febbraio

--------------------------------------

Mala-accoglienza in Irpinia : solidarietà ai profughi che denunciano il malaffare

Gli esseri umani in marcia che giungono nei nostri Paesi in cerca di una vita migliore, come abbiamo più volte denunciato, sempre più spesso non trovano buona accoglienza.
È quanto è accaduto in Campania, in Irpinia (provincia di Avellino). Nella zona sono presenti più di 30 strutture di accoglienza. Nei mesi scorsi, alcuni dei profughi ospiti di queste strutture hanno denunciato le pessime condizioni in cui erano costretti a vivere: pessime condizioni igieniche, mancanza di assistenza sanitaria, cibi scaduti, sovraffollamento, strutture instabili e insicure, mancata erogazione dei pasti, del pocket money e di generi di prima necessità (abiti, schede telefoniche). Già nel 2015, per mesi, i profughi scendono in strada, dando vita a numerose manifestazioni di protesta. Inoltre, i richiedenti asilo scattano foto, girano video (come avevano fatto in provincia di Napoli i profughi di Terzigno). In un contesto razzista (nel 2014, un centro di accoglienza in Irpinia era stato attaccato da ignoti razzisti con bottiglie molotov), nell’indifferenza delle istituzioni e della stampa, sono riusciti a far emergere la loro protesta, tanto che la CGIL locale stila un rapporto, con le testimonianze dei profughi, le loro foto e i loro video, lo inviano alle autorità competenti, e lo rendono pubblico. Nel rapporto vengono accusate le cooperative che gestiscono l’accoglienza in loco: la Engel e la Inopera, quest’ultima una delle coop. commissariate a Roma, a seguito dell’inchiesta su “Mafia capitale”. Finalmente, il 13 Febbraio, dopo una serie di ispezioni dei NAS, la Procura della Repubblica ordina il sequestro di 4 centri, per l’inadempimento dei contratti di pubbliche forniture, dando termine al 19 Febbraio per il trasferimento dei richiedenti asilo. Altri 3 centri vengono fatti chiudere dal Prefetto.
Noi che ci siamo sempre battuti per un’accoglienza degna, contro le speculazioni sulla pelle delle sorelle e dei fratelli profughi, salutiamo con favore questa, che è innanzitutto una vittoria dei rifugiati e del loro coraggio. Così come abbiamo lottato a fianco dei profughi di Terzigno (NA) e a San Giuseppe Vesuviano (NA), nonché dei minorenni profughi tenuti in condizioni ignobili presso le strutture dell’ARCI Napoli a Casoria, ora siamo solidali con i profughi che lottano in Irpinia.
Allo stesso tempo, ribadiamo che la lotta e le denunce non bastano. È necessario rilanciare il protagonismo diretto degli immigrati e dei profughi, l’unione solidale, per il permesso di soggiorno e le libera circolazione per tutti, in nome della dignità e di quella umanità che ci accomuna tutte e tutti.

Associazione Antirazzista Interetnica "3 Febbraio" – Napoli
Web: www.a3f.org - Mail: napoli@a3f.org
Tel: 3465708065.
Twitter: @Ass3Febbraio ; FaceBook: Ass3Febbraio

AllegatoDimensione
Mala-accoglienza in Irpinia. Volantino.pdf225 KB