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Funerali delle vittime del naufragio di Lampedusa: Lo stato non ha pietà neppure per i morti - Solidarietà con la protesta dei familiari

Cari amici e amiche,

lo spettacolo che la politica ha proposto durante i funerali delle vittime del naufragio del 3 ottobre a Lampedusa è davvero indegno. Sembra non bastino le parole per denunciare l'ennesimo insulto di cui gli immigrati sia da vivi e che da morti sono fatti oggetto. Le leggi dello stato, quelle che incriminano i vivi per immigrazione clandestina e che non hanno pietà dei morti, sono profondamente razziste. Vedere inoltre il ministro Alfano chiamare ad una maggiore difesa delle frontiere e la ministra Kyenge parlare addirittura di "giornata storica in cui lo stato c'è" supera i limiti del buon senso che una occasione come questa poteva suggerire.

Siamo solidali con la protesta dei profughi ancora rinchiusi nel CIE di Lampedusa a cui è stato impedito di partecipare alla cerimonia funebre ed appoggiamo la protesta di chi ha contestato i ministri ad Agrigento. Le parole scritte sui cartelli sono il modo più giusto di definirli: "assassini"

Associazione Antirazzista Interetnica "3 Febbraio", http://www.a3f.org/, Tel: (+39)3465708065

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Qui di seguito, e in allegato, il nostro volantino:

Funerali delle vittime del naufragio di Lampedusa: Lo stato non ha pietà neppure per i morti

Solidarietà con la protesta dei familiari

Il falso dolore, le menzogne dei politici, oggi vengono più chiaramente a galla. Dopo il naufragio del barcone del 3 ottobre scorso a Lampedusa tanti di loro hanno versato lacrime che oggi si svelano per quello che sono. Neanche con i morti lo stato italiano con i suoi rappresentanti riesce ad essere giusto. Neppure di fronte a questo dramma la macchina burocratica e razzista, quella che ha permesso di inquisire i sopravvissuti per immigrazione clandestina, si ferma. Anzi, continua a superare quel limite di rispetto che la gente merita. Bene ha detto, di fronte alla passerella delle autorità, la gente di Lampedusa: “Tornatevene a casa!”. Da Alfano fino alla ministra Kyenge infatti si sono trovati tutti insieme ad Agrigento in una commemorazione che suona come un insulto sia per i morti che per i loro parenti. Questi ultimi infatti sono ancora detenuti nel CIE di Lampedusa e non sono stati messi in condizioni di partecipare, mentre altri parenti sparsi per l’Europa non hanno neanche saputo in tempo della cerimonia. Ad aggravare ancora di più la situazione è il fatto indegno che alla stessa erano presenti rappresentanti del governo eritreo: gli stessi carnefici da cui fuggono migliaia di eritrei. E’ tale l’ipocrisia di questa commemorazione che anche il Sindaco di Agrigento ha dovuto parlare di “farsa di stato”. Siamo solidali con i parenti delle vittime, appoggiamo le loro proteste e denunciamo l’ennesima violenza dello stato. Continuiamo a batterci per la piena accoglienza di tutti e a denunciare il razzismo e la disumanità di tutti i politici. Per questo è oggi importante rinnovare e approfondire il nostro impegno umano, solidale e antirazzista radicale. Promuoviamo assemblee e momenti d’incontro per fare chiarezza e per chiamare ad un protagonismo attivo e organizzato di tutti e tutte.

• Accoglienza immediata per tutti i profughi, apertura straordinaria delle frontiere
• No al numero chiuso alle frontiere
• Sanatoria generalizzata e senza condizioni per tutti
• Permesso di soggiorno per ricerca di lavoro per chi giunge in questo Paese
• Abolizione immediata della Legge Bossi-Fini e delle leggi razziste come il “pacchetto sicurezza” e la legge Turco-Napolitano
• Diritto pieno alla cittadinanza per chi nasce in questo Paese

ASSOCIAZIONE NAZIONALE ANTIRAZZISTA INTERETNICA “3 FEBBRAIO”
a3fbologna@libero.itwww.a3f.org – 051.4127571
via Nicolò Dall'Arca 60b - Bologna

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